Politica - 24 maggio 2018, 15:57

Boeti: "Per uscire dall'apnea serve un segretario che si occupi del Pd a tempo pieno"

Le parole del presidente del Consiglio Regionale sulla leadership del Partito Democratico

“Il Partito Democratico del Piemonte deve uscire dallo stato di apnea in cui si trova da mesi e scegliere un segretario che si occupi del partito a tempo pieno. I parlamentari facciano il loro lavoro a Roma e nei collegi, il governo di un partito in una fase così difficile non può essere un’attività a cui dedicare ritagli di tempo”: questo l’appello lanciato dal Presidente del Consiglio regionale Nino Boeti in vista dell’assemblea regionale del Pd in programma per sabato 26 maggio. “Sono mesi che il Pd regionale è senza una guida, né si è fatta una seria e sincera analisi delle brucianti sconfitte degli ultimi anni".

Bisogna porre fine allo stallo e fissare una data certa per il Congresso, iniziando a discutere di idee, programmi, prospettive e non certo di chi inserire nelle liste. E costruire una segreteria non composta da fedelissimi: non serve la rituale distribuzione di incarichi fini a se stessi ma persone capaci di ricostruire rapporti e confronti con i mondi del lavoro, dell’impresa, della cultura, della sanità, dello sport, del sociale e del Terzo settore, ecc. Chi pensa di indicare come segretario regionale un parlamentare, vuol dire che non ha la consapevolezza della gravità del momento e del rischio che il Pd corre alla vigilia delle elezioni regionali”.

“C’è stato lo shock referendario del 4 dicembre - prosegue Nino Boeti -  il crollo elettorale del 4 marzo, e tra queste due date un susseguirsi di sconfitte elettorali: Torino, Roma, la sconfitta in quasi tutti i Comuni piemontesi andati al voto fino ad arrivare alle elezioni del Molise e della Valle d’Aosta che ci hanno visto raggiungere le lusinghiere percentuali dell’8 e del 5%. Tutto archiviato con un’alzata di spalle come fossero casuali incidenti di percorso? Sui social vedo tanti dirigenti e militanti del Pd del Piemonte impegnati in un quotidiano esercizio di sfottò nei confronti dei grillo-leghisti o in esternazioni di indignazione verso il governo giallo-verde. Ma l’opposizione non si fa con fischi e pernacchie a meno di non aver interiorizzato un’idea calcistica della politica come curva da stadio o aver preso sul serio gli inviti a sedersi in platea con i pop corn”.

“Non possiamo sprecare l’occasione dell’Assemblea regionale di sabato e perdere altro tempo – conclude Nino Boeti – quindi fissiamo il Congresso e definiamo il profilo del futuro Segretario”.

c.s.