Economia e lavoro - 01 giugno 2018, 11:19

Il Piemonte brinda anche col vino torinese: cresce l'Erbaluce di Caluso

In aumento la superficie vitata della provincia di Torino che supera i mille ettari. Di questi, circa metà sono legati alla DOCG nelle tre tipologie (fermo, spumante e passito)

Rispetto agli oltre 42mila ettari in Piemonte, cresce la voglia di viticoltura a Torino e provincia, anche se ci si ferma poco sopra quota mille ettari. In particolare, grazie all'Erbaluce di Caluso, che pesa circa la metà delle coltivazioni a denominazione e che celebra un 2017 positivo e soprattutto in miglioramento. E che si conferma come eccellenza, visto che è l'unica docg di tutta la provincia torinese.

"Ci sono importanti segnali di mercato - commenta Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Torino - nonostante si tratti ancora di una piccola denominazione. A livello economico vale circa 10 milioni di euro e i produttori hanno elevato molto la qualità del prodotto e oggi possiamo dire che l'Erbaluce è uscito dalla sua nicchia e rappresenta uno dei vini bianchi più interessanti nel panorama nazionale". 

E proprio l'Erbaluce sarà protagonista, l'11 giugno a palazzo Birago, con l'Erbaluce day, evento inserito nel Bocuse Off.

"Se aumenta la superficie è perché aumenta la richiesta, anche se la superficie a vite è ancora minima rispetto al resto del Piemonte - prosegue Zuccaro - ma la direzione è quella giusta. Nel 2017 la vendemmia non è stata abbondante, ma la produzione di Erbaluce certificato è in crescita rispetto al 2016. Sì dovrebbe arrivare a 6.619 ettolitri per oltre 882mila bottiglie (erano oltre 865mila lo scorso anno).

Le altre produzioni dop torinesi sono Canavese, Freisa di Chieri, Pinerolese, Collina Torinese, Carema e Valsusa. Ma solo l'Erbaluce ha visto una crescita di superficie coltivata così notevole. "Indicano comunque un trend - conclude Zuccaro - nonostante numeri ancora limitati".

Massimiliano Sciullo