Attualità - 07 giugno 2018, 18:58

Una Giovane Ambasciatrice di Torino a Bruxelles

Per promuovere l’empowerment di donne e bambine nei paesi più poveri del mondo

Sofia Rastello è una dei 46 giovani attivisti del gruppo anti-povertà The ONE Campaign che ha fatto sentire la sua voce agli European Development Days (EDD) di Bruxelles il 5-6 giugno, invitando i leader europei ad agire per l’empowerment delle donne e delle bambine nei paesi più poveri del mondo. Gli Youth Ambassador di ONE hanno preso parte a dibattiti e hanno discusso con politici e personaggi influenti nel mondo della cooperazione internazionale della necessità urgente di investire nell’emancipazione di donne e bambine.

Sofia, 22 anni, ha dichiarato: “In ogni fase della vita, alle ragazze in condizioni di estrema povertà vengono negate grandi opportunità. È meno probabile che vadano a scuola rispetto ai loro fratelli, hanno maggiore probabilità di contrarre l’HIV e, più tardi nella vita, viene loro negato il diritto di possedere la terra che coltivano o versare in banca i soldi che guadagnano. Sono contenta di aver partecipato agli European Development Days per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa ingiustizia e invitare i leader dell’Unione europea a sostenere l’empowerment di donne e ragazze in tutto il mondo adottando un ambizioso bilancio Ue per i prossimi 7 anni.”

Emily Wigens, Direttrice ad interim dell’ufficio ONE di Bruxelles, ha dichiarato: “Siamo molto fortunati di poter contare su un grande gruppo di giovani attivisti che svolge un ruolo chiave affinché l’uguaglianza di genere figuri nell’agenda dei leader dell’Ue, in particolare in vista degli imminenti negoziati del prossimo bilancio settennale comunitario. Da nessuna parte nel mondo le donne hanno le stesse opportunità che hanno gli uomini e il divario di genere è ancora più ampio per le donne che vivono in povertà. Il Quadro finanziario pluriennale rappresenta un’opportunità fondamentale per contribuire ad un cambiamento positivo per milioni di donne e ragazze in tutto il mondo. Stiamo esortando i leader europei ad aumentare i fondi per lo sviluppo di lungo periodo di almeno 40 miliardi di euro e garantire che almeno l’85% degli aiuti dell’Ue contribuisca ad affrontare il problema della disuguaglianza di genere”.

c.s.