“Ciao, sono Federico. La mia vita scorreva ruvida, fino a un incidente stradale che ha spento la luce”. Si presenta così, Federico, un ex paziente degli ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco di Torino, presso i quali è stato ricoverato e curato in seguito a un gravissimo politrauma che gli ha sconvolto l’esistenza.
Ed è, quindi, per dire grazie a tutti i professionisti coinvolti, medici e infermieri, che il ragazzo ha voluto organizzare un concerto – con ingresso a offerta libera – questa sera, presso il Q77 di corso Brescia, alle ore 20.30.
Un grazie che si rivolge anche alla musica, protagonista della riabilitazione, promotrice dell’elaborazione di un trauma, di un vissuto drammatico, che ha trovato sfogo nei testi e nelle melodie composti dallo stesso Federico e ora raccolti in un CD. Che, stasera, si troverà sul palco insieme al dottore Claudio Caldarelli, il chirurgo maxillo-facciale del San Giovanni Bosco che è stato impegnato nella ricostruzione del suo volto e gli è stato fedele compagno, non solo nel percorso di guarigione, ma anche in quello musicale.
Infatti, come spiega Federico, “la letteratura, la musica e l’arte, in generale, possono davvero salvare il mondo. A seguito dei nostri traumi, la scienza bonifica il nostro fisico, ma l’arte può sanificare quelli dell’anima: ci aiuta a smettere di identificarci con le nostre emozioni di dolore e, attraverso la gratitudine e la condivisione, ci riconcilia con noi stessi e con gli altri”.