Oltre tre anni di montaggio per un’opera costituita da scene tratte da circa 500 film del passato: è il risultato del lavoro del regista György Pálfi, Final Cut. Ladies and gentlemen, che questa sera sarà proiettato al Piccolo Cinema di via Cavagnolo a partire dalle ore 21.30.
Al centro del film: l’amore, visto attraverso i grandi classici della storia del cinema. Scene assemblate in modo tale da creare anacronistici e irresistibili intrecci sentimentali tra le icone di celluloide di tutti i tempi, in cui l’amore assume il ruolo di sottospecie cinematografica.
Il Piccolo Cinema è un progetto dell’associazione Antiloco, nata nel febbraio 2004 dall’idea di un gruppo di ragazzi eterogeneo, composto da artisti, film maker, antropologi, critici letterari, storici, accomunati dalla voglia di produrre cultura, indirizzata a tutti e non slegata dai problemi sociali e dal tentativo di favorire una partecipazione il più possibile ampia e inclusiva da parte dei cittadini.
Il Piccolo Cinema è, allora, un luogo di discussione aperto, un laboratorio di immagini, un atelier di idee. Un forum, una piazza, un luogo di incontro che utilizza il cinema per comprendere il mondo e aprirsi a esso. E viceversa: si nutre anche della vita per capire il cinema e per affrontarlo consapevolmente. È un nuovo modo per stare insieme, dal basso, privo di gerarchia, dove l’aggettivo “piccolo” si propone proprio di sottolineare la dimensione domestica e amichevole che caratterizza lo spazio: uno specchio della vita, un modo per osservarla attraverso una lente minuta, in modo intimo e insieme collettivo.