Dario Lanzardo (La Spezia, 1934 – Torino, 2011) ha vissuto molte vite in una: è stato marittimo, ferroviere, fotoreporter, intellettuale, giornalista e saggista.
Alla sua morte, Lanzardo, ha lasciato un testo incompiuto dal titolo Il racconto fotografico che avrebbe voluto rivedere e riorganizzare alla luce delle sue ultime immagini inserendo anche citazioni letterarie e riferimenti autobiografici legati in particolare alla sua infanzia. Il lavoro di integrazione è stato realizzato, successivamente, da Liliana Lanzardo che ha inserito nelle parti mancanti alcuni testi, recensioni e ricordi. Un ottimo risultato che oltre a mettere in luce il pensiero e la poetica dell’opera del protagonista ne danno un carattere unitario.
La mostra ‘Torino e i suoi fiumi nell’obiettivo di Dario Lanzardo’ è la narrazione di un percorso compiuto dallo stesso Lanzardo sui fiumi della città. Le oltre 60 immagini che si potranno ammirare in esposizione creano un vero e proprio viaggio alla scoperta della Torino sull’acqua: si parte dal Po, dal ponte di Sassi al ponte Isabella per arrivare a Moncalieri e al Sangone. Ci sono la Dora, dal parco della Pellerina alla confluenza con il Po e la Stura da Venaria Reale alla confluenza con il Po. Nel rapportarsi al fiume, la città di Torino dà forma e vita a una relazione più complessa con la natura: palazzi, ponti, sponde e parchi offrono un modello di metropoli a misura d’uomo.
A partire dal 2 luglio la mostra sarà visitabile dalle 8.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì. Eventuali aperture straordinarie saranno comunicate sul sito www.comune.torino.it/archiviostorico