Politica - 27 giugno 2018, 14:56

"Parta subito la prima fase dei lavori dopo l'alluvione a Bussoleno"

Le parole di Nadia Conticelli (Pd) dopo la visita della commissione regionale: "A settembre nuovo sopralluogo"

“La macchina dei soccorsi ha funzionato benissimo, ora il compito è mettere in sicurezza un territorio per impedire che simili eventi ricapitino. In accordo con gli amministratori locali e i tecnici cinvolti, la Commissione regionale tornerà a settembre per monitorare la prima fase dei lavori e l’avanzamento di quelle successive”. Lo dichiara la presidente della Commissione Opere pubbliche del Consiglio regionale, Nadia Conticelli (PD), alla fine del sopralluogo a Bussoleno, uno dei  Comuni travolto dall’alluvione dello scorso 7 giugno.

“Dopo gli incendi dell’autunno 2017 e le precipitazioni abbondanti della primavera – continua – si sono create delle condizioni di particolare erosione del territorio. La Regione, attraverso i suoi settori tecnici geologici e forestali erano già impegnati in quella zona, poi le precipitazioni abbondanti hanno creato le condizioni per una colata di detriti eccezionale e distruttiva. Abbiamo visitato – prosegue – la frazione S. Lorenzo dove ci sono stati i danni più devastanti e lo sfollamento di diverse abitazioni. Il Comune, supportato da tutti i settori tecnici regionali, ha già predisposto lavori urgenti sul versante della colata; interventi già progettati e che partiranno nei prossimi giorni la cui conclusione è prevista in un paio di mesi".

"Ci sono poi – sottolinea – valutazioni da effettuare sul piano regolatore con gli adeguamenti necessari dopo un simili evento calamitoso, sia sul fronte urbanistico e sia su quello  infrastrutturale. Il presidente Chaimparino - rimarca Conticelli -  il giorno dopo dell’evento ha immediatamente chiesto al Governo il riconoscimento della calamità naturale, in modo da poter procedere con la messa in sicurezza di Bussoleno, Chianocco e Monpantero".

"Ci auguriamo - conclude -  venga riconosciuto al più presto,  così per proseguire sul fronte del risarcimento dei danni e attrezzare un luogo sicuro di sfollamento per tutta la media Valle di Susa che attualmente è sede della Protezione Civile”.

c.s.