Viabilità e trasporti - 01 luglio 2018, 15:15

Nel 2017 i torinesi hanno passato un giorno intero in coda

Lo dicono i dati Ires della relazione annuale 2018. Circa la metà dei piemontesi è invece soddisfatta dei mezzi pubblici: soprattutto anziani e residenti nei grandi Comuni, meno apprezzamento ad Alessandria e Biella

Un giorno intero passato in auto, fermi in coda. Non è un modo di dire. Sono i numeri della Relazione annuale dell'Ires, che quantifica esattamente in 24 ore il tempo trascorso dai torinesi "ostaggio" del traffico nell'ora di punta.

Meno di altre città d'Italia, ma comunque nulla di cui essere felici. Anche perché sono 5 ore in più rispetto al 2015. "Colpa", anche di quasi 3,3 milioni di veicoli circolanti nella nostra regione. Ecco perché l'alternativa dei mezzi pubblici non è più un'ipotesi così vaga. Tanto che circa la metà dei piemontesi è molto o abbastanza soddisfatta del servizio a propria disposizione: sono soprattutto persone anziane o che abitano in grandi centri. La soddisfazione è meno spiccata nelle province di Alessandria e Biella.

Addirittura, il proprio spazio se lo sta ritagliando in maniera evidente il car sharing: si è passati da 13,3 veicoli per 100mila abitanti nel 2014 ai 122,8 nel 2017. Ma le famiglie che posseggono un'auto sono ancora l'87% (oltre la metà delle quali ne ha almeno due, se non di più). Sono il 44% invece i piemontesi che si mettono al volante ogni giorno. Il 31% delle vetture sono Euro4, seguono le Euro5 (20%) e le Euro6 (16%), un punto percentuale in più rispettp alle Euro3.

Cosa fa dunque il trasporto pubblico per guadagnarsi apprezzamento? Per esempio rafforza il servizio: nel 2011 si contavano 75 treni-giorno, mentre nel 2016 si è arrivati a 93.

Sempre in termini di opinione, i piemontesi sono piuttosto soddisfatti dall'illuminazione delle strade, così come dal rumore limitato e della mobilità alternativa. I punti deboli? Le buche e la cattiva qualità dell'aria.

Massimiliano Sciullo