Politica - 02 luglio 2018, 10:58

Chiamparino ed Appendino dove ci state portando?

Olimpiadi Invernali 2026? Tutto ancora in discussione. Salone del Libro 2019? Incerta la governance e dipendenti senza contratto. TAV Torino-Lione? Confusione totale. Completamento Asti-Cuneo? Niente di nuovo sotto il sole.

 

Olimpiadi Invernali 2026? Tutto ancora in discussione. Salone del Libro 2019? Incerta la governance e dipendenti senza contratto. TAV Torino-Lione? Confusione totale. Completamento Asti-Cuneo? Niente di nuovo sotto il sole.  

L’ elenco potrebbe continuare e non sarebbe, comunque, edificante.

Torino e il Piemonte hanno perso lo smalto, senza investimenti siamo destinati a diventare una città e una regione mediocri. Lo ha detto il presidente di Confindustria Torino.  E l’ omologo presidente di Cuneo ha precisato che l’ obiettivo è una regione che generi speranze e non ansie. Frasi pesanti come pietre, pronunciate nei giorni scorsi da cariche importanti e non da qualsiasi passante per strada. Dopo la grande spinta provocata dal boom post Olimpiadi Torino 2006, il Piemonte si è quasi fermato. Mancati investimenti, sfiducia nel futuro hanno generato un aumento della disoccupazione del 4,7 per cento mentre il Pil è cresciuto solo dello 0,2 per cento contro il 7 di Milano. Insomma, viviamo in un territorio che fa fatica, che arranca.  

Nessuno ha ricette e nemmeno la bacchetta magica. Quel che non si riesce a  comprendere è il progetto di società, di città e di Regione alla quale si sta puntando. Anziché una Torino e un Piemonte proiettati verso il futuro, si ha l’ impressione che si stia andando verso il piccolo villaggio di Obelix: chiusi su se stessi, senza investimenti e senza sogni. Olimpiadi? No, grazie. Salone del Libro? Non ci sono i soldi. Turismo? Senza le infrastrutture  e senza grandi eventi difficile essere attrattivi.  

E allora? Rassegniamoci? Neanche per idea. Chiamparino e Appendino ricordatevi che noi siamo bogianen, cioè un popolo che non arretra, non che sta fermo.

Beppe Gandolfo