Economia e lavoro - 15 luglio 2018, 16:08

Olimpiadi 2026, gli artigiani si appellano ad Appendino. De Santis (Confartigianato Torino): “La Sindaca faccia gli interessi di tutti i torinesi"

"Non avalli le scelte chi vuole compromettere il futuro della città e dell'area metropolitana"

Un autentico grido d'allarme, quello lanciato da Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, circa l'ipotesi di ospitare le Olimpiadi del 2026: "Vogliamo lanciare un appello a Chiara Appendino: sia la Sindaca di tutti i torinesi e di tutta l'area metropolitana. Si adoperi perché il Consiglio comunale domani non adotti una delibera che, nella versione attuale, significherebbe di fatto la rinuncia di Torino alle Olimpiadi 2026".

"Questa scelta avrebbe una ricaduta negativa anche sulle imprese dell'area metropolitana", prosegue De Santis. "Stabilire criteri in contrasto con quelli del Coni sarebbe un atto di auto-lesionismo che avrebbe come unica conseguenza quello di danneggiare gravemente Torino e le nostre valli, quindi la nostra economia. Abbiamo bisogno di uscire dall’immobilismo, abbiamo bisogno di una nuova iniezione non solo di risorse e di opportunità ma di entusiasmo, passione e fiducia. Per questo abbiamo bisogno delle Olimpiadi invernali".

"Vogliamo sperare che l’equilibrio e il buon senso che caratterizzano la Sindaca Appendino prevalgono su tutto", ha concluso Dino De Santis. "Anche sugli s-ragionamenti di una parte della sua maggioranza comunale e di una parte minoritaria e settaria del suo elettorato, che non solo non ha idee e progetti sul futuro di Torino, ma pretendono di compiere scelte distruttive".

Massimiliano Sciullo