Attualità - 16 luglio 2018, 12:40

Le barriere antiterrorismo di Torino si trasformano in un bosco (FOTO)

È "Alberi" la prima opera "esposta", realizzata da Negar Shariaty, nell'ambito di "Oltre le Barriere"

Decine di chiome verdi a decorare le barriere antiterrorismo di piazza Castello. È "Alberi" la prima opera "esposta", realizzata da Negar Shariaty, nell'ambito di "Oltre le Barriere".

Il progetto elaborato da un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti per ridurre l'impatto dei jersey dislocati nelle piazze e strade di Torino a protezione dei pedoni, in seguito all'escalation terroristica.

Il percorso che ha generato le idee creative ha portato alla presentazione di quattro proposte, sintetizzate nel logo "RGPS". Il primo di R come respira si riferisce ad "Alberi Attraverso le Barriere" di Shariaty, che le ha interpretate come finestre aperte che rimandano ad una percezione di aria pura.

G come GUARDA identifica il progetto ‘Dettagli Parlanti’ di Sara Molinari, che racconta i 23 quartieri della città attraverso gli elementi architettonici degli edifici tra passato, presente e futuro. 

P come PENSA corrisponde a ‘Hybrid Connection’ di Donato Mariano. Qui sono rappresentate una sequenza di figure digitali che nascono da un errore del computer, generate da un ipotetico sovraccarico di informazioni impresse sul laterizio. 

S sta per SOGNA perché in ‘Spazio Torino’ di Barbara Mittino il sogno non ha età e le sequenze di illustrazioni fantastiche di giovani di diverse origini etniche rimandano alla creatività, alla natura, allo spazio e al gioco in un continuo cambio di scala tra mondo reale e immaginario.

Cinzia Gatti