Sport - 16 luglio 2018, 19:40

Olimpiadi 2026 a Torino, in Sala Rossa resta la distanza tra M5S e minoranza

Oggi si è svolto il dibattito in Sala Rossa

Resta la distanza tra maggioranza e minoranza sulle Olimpiadi 2026 a Torino. Oggi in Sala Rossa si è svolto il dibattito, nel corso del quale Alberto Morano, Fabrizio Ricca, Stefano Lo Russo, Osvaldo Napoli, Francesco Tresso, Silvio Magliano e Enzo Lavolta hanno presentato tre emendamenti alla delibera del M5S per la candidatura ai giochi olimpici bis. I consiglieri hanno chiesto di eliminare dal documento dei pentastellati l'obbligatorietà di un ente terzo per l'analisi dei costi-benefici e il no al tandem con un'altra città. Modifiche che difficilmente verranno accettate dalla maggioranza.

Ad aprire il dibattito la capogruppo del M5S Valentina Sganga, che per le 13 condizioni del Coni ha parlato di  "delirio di onnipotenza". "Si chiede", ha proseguito, "a un organo elettivo di rinunciare alle sue prerogative pur di massimizzare la sue chance di candidatura".  Con questa delibera “sanciremo l’impegno a portare avanti col sostegno del Consiglio la nostra proposta di candidatura con un sostegno che è condizionato dal mandato ricevuto dagli elettori”, ha concluso.

Per il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo la richiesta del Comitato Olimpico di sostegno pieno e incondizionato del Consiglio comunale alle Olimpiadi è "ovvia e minima avanzata." “Abbiamo – ha proseguito -  una dotazione impiantistica di livello, abbiamo una vicinanza fisica alle montagne e una esperienza che i nostri competitor non hanno. La sindaca ha vanificato tutto ciò”.

Il capogruppo di Lista civica per Torino Francesco Tresso ha accusato Chiara Appendino di essersi mossa in solitudine :"senza confrontarsi con le categorie o con noi dell’opposizione, che pure rappresentiamo parti di questa città, per poi dover chiamare Di Maio. Non si è posta il problema di dare forza alla candidatura con un’azione unitaria, come si era fatto in vista del 2006." Sull'ipotesi del tandem il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca ha detto:"Oggi c’è un’altra sfida del tutto diversa da quella del 2006: Torino deve capire se vale la pena sviluppare un asse anche con Milano. Le montagne piemontesi con i soldi di Milano, per capirci".

La capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio ha commentato come "oggi si fa una recita, funzionale ai rispettivi obiettivi politici, sia per la maggioranza che per le minoranze".

Cinzia Gatti