Avviare un percorso di maggiore autonomia amministrativa e finanziaria per il Piemonte. Lo chiede il Consiglio regionale del Piemonte, che oggi ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, con primo firmatario Luca Bona (FI), che impegna la Giunta regionale a "trattare con il governo nazionale, insieme con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, l’attribuzione di maggiori competenze e le conseguenti risorse, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione".
Il testo dell’Odg numero 1424 “Autonomia differenziata per il Piemonte”, parla anche del referendum che vorrebbe far passare il Verbano-Cusio-Ossola alla Lombardia.
Il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna ha ricordato che tre mesi fa è stata approvata una delibera in questo senso, dopodiché è stato aperto un confronto con le associazioni sindacali e datoriali, le Università e i rappresentanti degli Enti locali. "Ci sono stati contributi scritti che hanno permesso di modificare la prima stesura con la nuova, che a settembre presenteremo in Consiglio regionale. Il presidente Chiamparino ha inviato una lettera alla ministra per gli Affari regionali, nella quale è stato indicato lo stato dell’arte della nostra procedura", ha chiarito Reschigna. "Non riteniamo che questo tema sia una moda, ma un’opportunità. Per questo dobbiamo lavorare nel solco dell’articolo 116, che parla di autonomia accresciuta o differenziata".
Per Giorgio Bertola (M5s) è necessaria una "maggiore autonomia per sviluppare l'economia circolare sul nostro territorio. Dobbiamo gestire le risorse in modo più efficace ed efficiente, noi vogliamo un Piemonte unito più forte".
Gianluca Vignale (Mns) ha invece sottolineato che "le quattro grandi regioni del Nord versano molte più tasse rispetto a quanti fondi tornano in termini di servizi. Il Piemonte versa 8,6 miliardi di euro in più l’anno rispetto a quanto riceve".