“Dal primo luglio ai medici, agli strumentisti e agli infermieri delle sale operatorie di Ortopedia, Urologia, Neurochirurgia e Terapia antalgica e infermieri di Chirurgia vascolare del Giovanni Bosco di Torino è stata revocata l’indennità di rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti, cioè un’integrazione economica e 15 giorni aggiuntivi di ferie annuali. Il tutto sulla base della relazione di un esperto qualificato incaricato dall’Asl nella quale sono stati rivalutati i livelli di rischio. Quindi, secondo i nuovi criteri di classificazione il personale non riceverà più nemmeno i benefici che, in qualche modo, compensavano il rischio”. Così la consigliera regionale di Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella, che oggi ha presentato in Aula un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, per chiedere conto delle motivazioni per le quali si è deciso di revocare questa indennità.
“Nonostante l’utilizzo di dispositivi di protezione attivi e passivi, compreso l’uso di indumenti idonei – ha spiegato Batzella - questo tipo di radiazioni, come ad esempio i raggi X utilizzati nelle apparecchiature radiologiche nella diagnosi e nel trattamento delle malattie, possono comportare dei rischi per la salute, soprattutto se si è continuamente esposti. Quindi, anche se il rischio è stato rivalutato in misura minore, esiste comunque e deve essere riconosciuto”.
“E’ evidente – ha concluso la consigliera – che si continua a seguire sempre la stessa strada, cioè si continua a ‘togliere’ (indennità, servizi, personale) e non si ‘dà’ mai nulla. Tutto questo non fa bene alla nostra sanità e a tutti coloro che ci lavorano con impegno e dedizione, mettendo anche a rischio la propria salute”.