Attualità - 20 luglio 2018, 09:20

Protesta dei bibliotecari esternalizzati dell'Unito per la gara d'appalto: "Vogliamo il lotto unico"

A preoccupare i lavoratori l'ipotesi che oggi il cda decida di approvare la scelta, già votata dalla commissione bilancio, di dividere l'appalto in 4 lotti

Tornano a fare sentire la loro voce i bibliotecari esternalizzati dell'Università di Torino, che questa mattina hanno dato il via ad una mobilitazione nel Rettorato di via Verdi. Qui è infatti previsto il consiglio di amministrazione dell’Università di Torino, che ha in programma di votare la delibera della futura gara del servizio biblioteche.

A preoccupare i lavoratori l'ipotesi che oggi il cda decida di approvare la scelta, già votata dalla commissione bilancio, di dividere l'appalto in 4 lotti. "Non si tratta", spiegano in un volantino diffuso all'esterno, "di un miglioramento delle condizioni lavorative." "Una gran parte di noi" - proseguono - "sarà costretta a cambiare ditta, a perdere l'anzianità, a trovarsi con proposte contrattuali peggiorative o con perdite di ore, ad essere esclusi dalla possibilità di svolgere sostituzioni su altre biblioteche." "Così divisi perderemo inoltre tantissima forza contrattuale e saremmo quindi ulteriormente esposti alla crisi o ai capricci delle ditte e cooperative.", concludono. 

I lavoratori oggi presenteranno sul tavolo del consiglio d'amministrazione una proposta alternativa di un bando di gara 3+3 a lotto unico. I bibliotecari esternalizzati sono in tutto 75 - pari al 40% del personale impiegato nelle biblioteche dall'Università di Torino - divisi tra il Campus Einaudi, le facoltà scientifiche e umanistiche, a cui se ne aggiungono una settantina per le sostituzioni.

Cinzia Gatti