"Emanuele Severino ha scritto che ci salverà la filosofia, io sono invece sempre più convinto che senza una forte ripresa economica in Piemonte e nel Paese non ci sarà una ripresa del benessere e continueremo a perdere i giovani migliori che se ne andranno all'estero a cercare lavoro e futuro e qui vivremo dentro due Piemonti e due Italie. Ma alla lunga anche la metà del Piemonte e dell’Italia che stanno meglio staranno meno bene. Perché commercianti, artigiani e professionisti risentono della bassa crescita economica che perdura da troppo tempo e che né Comune, né Regione hanno saputo capire per tempo e rilanciare". Lo ha detto Mino Giachino, già sottosegretario ai Trasporti.
"Ha detto bene ieri il Presidente dei costruttori Provvisiero, il calo del Piemonte inizia prima della crisi ma nessuno lo ha voluto capire o ammettere e così la crisi qui ha picchiato di più .Ecco perché tanto impegno sulla TAV. Finalmente molti si accorgono che l’opera più importante per il nostro futuro e’ la TAV, l’anello che ci metterà dentro la Rete ferroviaria che unirà non solo l’Europa a 28 ma attraverso la Via della Seta che i cinesi e l’Est russo, caucasico stanno costruendo. Essere dentro la rete economica del futuro ci darà più investimenti esteri, più turismo e più logistica.Una Signora l’altro giorno in un Bar di Susa mi ha detto una cosa chiara, come solo le donne sanno dire quando hanno capito la questione : “ma come mai i NOTAV sono solo qui”. Brava Italia, la chiamo col nome di mia mamma, che era una che capiva, e’ proprio così. Qui c’è una impuntatura senza senso che unisce pensionati bancari che stanno bene a dirigenti o funzionari la cui vita e’ legata alla Autostrada e che temono di perdere traffico, a giovani dei Centri sociali che non distinguono il confine tra la violenza gratuita e la protesta democratica. In questi giorni ho visto alcuni amici , che in passato mi accusavano di parlare sempre e solo delle infrastrutture , schierarsi finalmente per il SìTav , dopo aver parlato per anni di cose meno decisive per il futuro del nostro Piemonte. Anche se non ne capiscono bene la portata enorme che avrà sulla economia e sul lavoro del futuro".
"Dico #forzapiemonte perché se non si riprende la economia e il lavoro in Piemonte non si riprende l’economia e il lavoro nel Paese. Ieri una bella Signora , impiegata in una bella azienda multinazionale che potrebbe essere messa sul mercato, nel giorno del suo 54 compleanno, mi manifestava qualche dubbio per il futuro....E’ proprio così . I territori che saranno meglio collegati con la economia globale , con reti ferroviarie moderne, con aeroporti etc.etc.saranno quelli più competitivi ed attrattivi di investimenti dall'estero. Chi sarà mal collegato godrà meno i benefici del mercato globale e le sue aziende saranno tentate prima o poi di andare in territori più competitivi. Ecco perché morte aziende si spostano a Milano , a Bologna, in Veneto o all'estero . Vanno cioè dove non ci sono i No Tav. Svegliamoci, parliamo con i nostri conoscenti di queste cose A parlare delle cose che ci servono per rilanciare economia e lavoro aiutiamo Torino e il Piemonte a stare meglio e ad avere una speranza nel futuro".