Attualità - 28 agosto 2018, 18:17

Gli insegnanti diplomati magistrali in presidio davanti al MIUR di Torino (FOTO)

Protesta di maestre e maestri, questa mattina, davanti agli uffici di Via Bianzè 18. CUB Scuola chiede il riconoscimento del valore dell'esperienza lavorativa per la definizione di ruoli e graduatorie

Circa una quarantina di persone si sono ritrovate, questa mattina alle 9.30, davanti alla sede MIUR regionale di Via Bianzè 18 a Torino per un presidio organizzato dal CUB Scuola.

I manifestanti, maestre e maestri diplomati magistrali, chiedono alla politica provvedimenti immediati per salvaguardare i posti di lavoro degli insegnanti già in ruolo (1000 nel solo Piemonte) e dei nuovi colleghi in procinto di firmare il contratto. Secondo la ricostruzione fatta dal sindacato, l'introduzione dell'obbligatorietà del possesso del titolo universitario in Scienze della Formazione Primaria (nei primi anni 2000, ndr) ha penalizzato chi, avendo il diploma magistrale e un percorso lavorativo basato prevalentemente sull'esperienza, ha perso negli anni un posto di ruolo o è stato estromesso dalle cosiddette graduatorie ad esaurimento (GAE) non dipendenti dai concorsi.

Ad aggravare la situazione sarebbe stato anche un parere non vincolante del Consiglio di Stato dello scorso dicembre (governo Gentiloni) che, respingendo i ricorsi di un'ottantina di insegnanti contro questa “precarizzazione”, ha rimesso tutti gli altri alle singole decisioni dei tribunali.

“Se i tribunali si atterranno al parere del Consiglio di Stato - ha spiegato Giulia Bertelli di CUB Scuola – i nostri contratti a tempo determinato potrebbero trasformarsi, alla scadenza naturale del 30 giugno, in supplenze. La nostra non è una guerra contro le altre categorie di docenti ma una battaglia per veder riconosciuti i nostri diritti: l'esperienza non può non contare nulla e il nostro titolo è abilitante e idoneo al ruolo. Devo ammettere, a malincuore, che la politica degli spot e dei selfie si è dimostrata inutile, sinceramente speravamo che qualcosa con questo governo si muovesse ma non è successo nulla”.

A puntare il dito contro l'immobilismo della politica è anche Carla Traverso del Coordinamento Diplomati Magistrali Piemonte, che negli scorsi mesi era comparsa, insieme ad alcune compagne di lotta, in alcune foto accanto a leader politici come Matteo Salvini e Luigi Di Maio: “Rivendichiamo – ha aggiunto – un diritto acquisito contro vent'anni di cattiva gestione politica. Siamo stufi di propaganda: ci siamo fidati delle promesse fatte in campagna elettorale ma abbiamo sbagliato, ci hanno preso in giro e alle prossime elezioni amministrative lo terremo presente".

Una delle possibili soluzioni, sempre secondo il CUB, potrebbe risiedere nell'emendamento proposto dalla senatrice Loredana De Petris di Liberi e Uguali, che prevede l'istituzione di una graduatoria aggiuntiva per l'inserimento di tutti i docenti abilitati in possesso di diploma, laurea o ITP; in questo modo si tornerebbe ad un metodo di reclutamento basato in parte sull'esperienza e in parte sui concorsi: “Dopo essere stato approvato al Senato – ha concluso Bertelli – alcuni parlamentari si stanno tirando indietro affermando di averlo votato per errore".

"L'11 settembre saremo a Roma, davanti a Montecitorio, per chiedere che l'emendamento venga approvato anche alla Camera”.

Marco Berton