Attualità - 28 agosto 2018, 18:40

L’Emergency medical team della Regione Piemonte “promosso” a struttura di secondo livello

Potrà intervenire in tutto il mondo, in caso di disastri o catastrofi. Terminato il sopralluogo dell’Organizzazione mondiale della Sanità e dei massimi esperti in “Disaster management” giunti da tutto il mondo

“L’Organizzazione mondiale della Sanità è felice di annunciare che non ci sono esitazioni nel classificare l’Emergency medical team della Regione Piemonte come di ‘Tipo 2’”.

C’è l’ufficialità. L’Emergency medical team della Regione Piemonte è ufficialmente certificato come Emt di secondo livello.

Il modulo, gestito dalla Maxiemergenza regionale del dottor Mario Raviolo, è il primo in Italia ad esser in grado di intervenire in caso di disastri e calamità in tutto il mondo. In Europa, l’Emt è il secondo ad aver raggiunto l’importante certificazione, dopo l’Inghilterra. Oggi (martedì) si sono concluse le verifiche dell’Organizzazione mondiale della Sanità, arrivata a Saluzzo insieme a massimi esperti in materia di “Disaster management” da Russia, Norvegia e da Israele.

La certificazione di secondo livello premia il grande lavoro portato avanti, da anni, dal team del dottor Raviolo, composto da undici operatori tra medici, infermieri, tecnici e ingegneri. La commissione valutatrice ha dapprima esaminato le 840 pagine, redatte completamente in inglese, con le procedure operative di intervento. Nella giornata odierna, invece, ci si è soffermati su apparecchiature e attrezzature in dotazione all’Emt.

Nel complesso che ospita la Croce verde è stata allestita una sala operatoria da campo e sono stati esposti alcuni dei macchinari della struttura. Tra tutti, citiamo l’ultimo apparecchio acquisito, che permette all’Emt, in caso di intervento, di organizzare sul campo prelievi di sangue per poter garantire trasfusioni in tempi quantomai brevi.

L’Emt sarà in grado di garantire una propria autonomia, che oltre all’attività sanitaria comprende anche cucine, servizi igienici, docce e inceneritore per rifiuti biologici, per una ventina di giorni. Da Roma è giunto Agostino Miozzo, direttore generale della Protezione civile che coordina le missioni estere.

“Il capo dipartimento Angelo Borelli - ha detto durante l’incontro del pomeriggio - garantisce il massimo supporto possibile da parte della Protezione civile nazionale alla struttura diretta dal dottor Raviolo. Dobbiamo valorizzare le realtà come questa, che lavorano e che lavorano bene, non solo a livello nazionale ma anche internazionale”.

“Grazie all’equipe che ha effettuato la valutazione. - le parole di Salvatore Brugaletta, direttore generale dell’Asl Cn1 - Grazie per lo sforzo di tutti coloro che, in questi mesi, si sono spesi per un risultato brillante per il Piemonte e per l’Italia. Come Direttore generale non posso che complimentarmi con Mario Raviolo e con il suo team, fatto di persone straordinarie. Le lacrime ci stanno tutte. Avete affrontato una sfida che inorgoglisce tutte le persone di questa Asl. Domani avrete un encomio della direzione generale. Spero di meritarmi la vostra stima e il vostro affetto”.

“Grazie a tutti voi, al team, spero al futuro spero amico Mario Raviolo, persona che vuole fare molto, con persone che vogliono fare molto. - ha ancora aggiunto Miozzo - Questo è un successo per voi, per il territorio, per il Piemonte e per il Paese. Non è poco”.

Unica macchia, che di certo non andrà ad inficiare il risultato ottenuto dall’Emt regionale, l’assoluta indifferenza all’interno del quale pare essersi svolta la valutazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Nella “due giorni” saluzzese, come già successe a gennaio 2018 (in occasione della prima visita), nemmeno l’ombra di autorità, né locali, né regionali.

Un peccato, se pensiamo che in altri Stati come Australia o Giappone l’arrivo della delegazione dell’OMS è stata accolta dai ministri della Sanità. Ma questa è un’altra storia.

Nicolò Bertola