Eventi - 06 settembre 2018, 09:15

Baudelaire rivive al Jazz Club con “I suoni del male”: questa sera, la presentazione del disco di Emanuele Sartoris e Marco Bellafiore

Il progetto trae ispirazione dalla raccolta di poesie del celebre compositore francese, “Les fleurs du mal”, reinterpretata in chiave jazz dai due giovani musicisti torinesi

Da oggi, Les fleurs du mal non sarà più solo la celeberrima raccolta lirica di Charles Baudelaire – la cui prima edizione uscì nel 1857 –, ma anche la fonte d’ispirazione di due giovani musicisti torinesi, il pianista Emanuele Sartoris e il contrabbassista Marco Bellafiore, i quali, in suo onore, hanno dato vita, appunto, al disco I suoni del male.

I brani – che si riferiscono alle singole poesie e da queste assumono il nome – si presentano, dunque, alla stregua di una ricerca tesa a immergere gli ascoltatori nello stato emotivo che gli stessi generano. Quattro di essi, agglomerati dallo stesso Baudelaire sotto il titolo “Un fantasma”, sono stati, inoltre, scritti ed eseguiti come un corpo unico, divenendo il cuore poetico e pulsante dell’album.

Corpo unico che è anche quello costituito dai due protagonisti, giovani compositori di valore della scena jazzistica torinese che dialogano e si muovono tra uno scambio reciproco e l’alternarsi del gioco solistico. I due, infatti, creano un connubio sonoro “tra corde pizzicate e macchina pianistica che genera colori imprevisti – come afferma il giornalista e conduttore Massimo Bernardini –, tra l’intonazione ampia, volubile, del capofamiglia degli archi e quella implacabilmente perfetta delle corde percosse dai martelletti”.

Una serata irrinunciabile, quindi, in grado di travolgere musicisti e auditori attraverso “incipit quasi materici – chiosa Bernardini – e improvvise accensioni ritmiche apertamente swing”.

Roberta Scalise