È stato siglato sabato 22 settembre a Moncenisio, primo Comune italiano sulla Via Francigena, il protocollo d’intesa fra l’Unione Montana Valle Susa, la Communauté des communes Haute Maurienne Vanoise, il Syndicat du Pays de Maurienne e la Conférence des Hautes Vallées per la mobilità ciclabile fra i due territori, nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione la delegazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus).
L'Ecomuseo Le Terre al Confine è stato la meta di una delegazione di ciclisti partiti nel primo pomeriggio dal Colle del Moncenisio che hanno percorso le strade militari che dal Forte Variselle salgono all’Arpone per poi scendere sino al comune di Moncenisio seguendo il primo tratto di CicloVia Francigena della Valle di Susa. Il supporto logistico è stato a cura dell'associazione Biketrack e di Aldo Taxi.
Ad accoglierli il sindaco Bruno Perotto, il consigliere regionale Mauro Carena, il presidente dell’Unione Montana Valle Susa Sandro Plano con l'assessore Emanuela Sarti, i rappresentanti di FIAB Italia e i francesi Pierre Vincendet, vice presidente della Communauté des communes Haute Maurienne Vanoise, Yves Durbet, presidente del Syndicat du Pays de Maurienne, e Jean-Claude Raffin, presidente della Conférence des Hautes Vallées.
Dopo il saluto del sindaco ospitante Bruno Perotto, è intervenuto il presidente dell’UMVS Sandro Plano, che ha definito quello di sabato “un momento di svolta in una Valle in cui si sta modificando il concetto di turismo e grazie alla bicicletta si vuole creare una mobilità sostenibile”.
Yves Durbet e Jean-Claude Raffin hanno spiegato il loro progetto che vede la Maurienne “Le plus grand domaine cyclable du monde” grazie agli 11 colli epici fra cui l'Iseran, il Galibier e il Télégraphe, ai 60 itinerari per le bici da strada e ai 79 operatori a marchio «Qualité Cyclo Maurienne».
Caratteristiche e obiettivi che la rendono molto vicina alla Bike Area Valle di Susa: la sigla del protocollo d’intesa si poneva dunque l’obiettivo di lavorare su un percorso storico di collegamento e di rafforzare la sinergia di progetti transfrontalieri di sviluppo turistico. In tal modo sarà possibile avere un territorio legato alla pratica della bicicletta e dotato di un sistema di servizi collegati, sempre con uno sguardo attento alle progettualità più ampie, dall’oltralpe a Torino.
Mauro Carena ed Emanuela Sarti hanno insistito sul concetto di confine: “Queste erano terre al confine perché si viveva al limite della nazione. Oggi invece siamo al centro delle Alpi e da qui possiamo partire insieme e a bassa velocità” ha affermato il consigliere regionale. L'assessore ha ribadito la possibilità di realizzare un legame ciclistico e turistico. “Ci siamo sempre sentiti terre di confine e di passaggio, ora siamo al centro e possiamo sviluppare esperienze ripetibili altrove” ha concluso.
Eleonora Girodo, DMO dell'Unione Montana Valle Susa, ha illustrato il progetto della CicloVia Francigena, iniziato due anni fa con la ricognizione del percorso e ora giunto alla prima fase di realizzazione. Da Moncenisio a Caselette, sono 16 i comuni attraversati e 50 gli operatori aderenti. In questo autunno sarà approntato il progetto esecutivo del primo lotto e nella primavera 2019 inizieranno i lavori da Villar Focchiardo ad Avigliana/Caselette. Parallelamente saranno sviluppati i servizi lungo la tratta.
Ma non è finita qui. La delegazione FIAB, rappresentata a Moncenisio da Giovanni Cardinali, Giorgio Ceccarelli e Massimo Tocci, domenica 23 settembre è partita per la bicistaffetta lungo i 900 km della ciclovia AIDA (Alta Italia Da Attraversare) da Susa a Verona dove venerdì 28 convergerà per la giornata conclusiva la seconda delegazione proveniente da Trieste: una tappa è stata a Cascina Roland per l’inaugurazione del primo posto tappa bike Albergabici FIAB.