Lunedì 1° ottobre 2018, alle ore 21:00 allo Spazio FLIC, prende il via la nuova intensa stagione di spettacoli della FLIC Scuola di Circo di Torino (via Niccolò Paganini) con CATERINCĂ, creazione finale della scorsa stagione con gli allievi che stavano terminando il primo anno del biennio professionale e che sono adesso iscritti al secondo.
L’ingresso è gratuito ed aperto a tutti previa prenotazione all’email booking@flicsuolacirco.it
In dieci giorni di lavoro intensivo, il docente e regista Riccardo Massidda ha il compito di riprendere e riadattare, in base alle nuove competenze acquisite dagli allievi, questo spettacolo che riassume il primo step del percorso formativo svoltosi da ottobre 2017 a giugno 2018 in circa 1500 ore di lezione.
Uno spettacolo che inaugura la nuova stagione di spettacoli 2018/2019 della FLIC e che è allo allo stesso tempo organizzato per dare il benvenuto ai nuovi allievi, che potranno vedere in scena i ragazzi che un anno fa si trovavano al loro posto ed avere così un’idea del livello che potranno raggiungere dopo 10 mesi di duro lavoro.
Quest’anno sono 81 gli allievi provenienti da 21 diverse nazioni che frequenteranno uno dei migliori centri di formazione in Europa sul circo contemporaneo.
Un ambiente professionale e stimolante che permette loro, in seguito a tanta dedizione e fatica, di formarsi con docenti di alto livello e con un programma di studi collaudato che consente di mettere continuamente in pratica le nozioni e le tecniche acquisite grazie alla creazione professionale di spettacoli durante tutto il corso dell’anno.
LO SPETTACOLO CATERINCĂ
Caterincă nel dizionario di lingua rumena può avere i seguenti significati: 1. ghironda 2. trappola, insidia. 3. rumore, casino. 4. scandalo; rissa. 5. discorso scherzoso in cui l’interlocutore è deriso senza che se ne renda conto
Il regista Riccardo Massidda spiega che “è stato scelto come titolo un vocabolo dai tanti significati, per creare uno spettacolo senza significato, o forse dagli infiniti significati. In questo nuovo processo di creazione i ragazzi affrontano un percorso di rappresentazione della frammentazione e del dualismo, si tolgono la maschera del perbenismo e si pongono davanti all’occhio osservatore del pubblico senza filtri e pudori. L’accettazione di sé è la luce in fondo al tunnel, ma il cammino è ancora nella sua fase iniziale”.
La musica di alcune scene viene eseguita dal vivo e le tecniche utilizzate sono: mano a mano, equilibrismo su corda molle, cerchio, trapezio, roue Cyr, palo cinese, verticalismo, acrobatica e manipolazione d'oggetti.
I 20 allievi del secondo anno del biennio professionale protagonisti dello spettacolo sono:
Everaert Jef dal Belgio, Hidalgo Witker Magdalena e Nazal Galanti Costanza dal Cile, Dubot Quentin, Guichard Camille, Mas Caroline e Moreno Nicolas Raphael dalla Francia, Brandstetter Lara e Stock Cecilia dalla Germania, Zelniker Stav da Israele, Kunsmanas Džiugas dalla Lituania, Matthey De L'Endroit Alain Joseph dalla Svizzera, Cardona Chiara, Molino Marianna, Monnicchi Martina, Pini Sandrelli Federica, Ramon Jessica, Travelli Alessandro, Tubertini Davide e Zuffi Alessandro da diverse regioni d’Italia.