Attualità - 03 ottobre 2018, 15:45

Danza, voce e tamburo, laboratorio con Maria Piscopo

La Paranza del Geco per indagare il legame emotivo con la madre terra

La danza, come arte del movimento, possiede una grande valenza formativa; le semplici proposte di movimento, ritmo-musica e danza permettono ai partecipanti del laboratorio di fare esperienza di sè stessi e del mondo, attraverso il proprio corpo. Infatti, la danza, appartiene da sempre alla cultura di ogni popolo e con il suo linguaggio espressivo rappresenta la storia dell'evoluzione umana e culturale.

Quindi ritmo, danza e musica possono avere un grande ruolo nell'espressione della personalità individuale e della cultura collettiva. La danza nasce, infatti, nelle culture primordiali come momento di socializzazione e di condivisione di emozioni collettive nell'ambito di situazioni particolarmente rilevanti per la comunità, contribuendo, quindi, da una parte a definire l'identità profonda di un popolo e dall'altra a favorirne i momenti di incontro e comunicazione.

Il laboratorio sarà presentato Venerdì 26 ottobre alLa Cena Terrona! Special guest: Maria Piscopo

CONTENUTI
L'incontro permetterà di fare un percorso antropologico-culturale tra le terre del Vesuvio per assaporare e conoscere le magiche movenze del ballo di Cibele: la tammurriata dell'Agro-Nocerino Sarnese, la danza che da secoli accompagna le feste tradizionali campane in onore della Magna Mater.
Esso si articolerà con le seguenti fasi:

*Ascolto e studio del ballo popolare;
*Lavoro antropologico e di contestualizzazione della danza nel suo ambiente naturale di esecuzione, ossia, le feste tradizionali in onore delle Sante e delle Madonne;
*Esercizi corporei di ritmo e movimento;
*Esecuzione della danza prima per imitazione e poi per interiorizzazione;

Il laboratorio sarà accompagnato esclusivamente con musica dal vivo e l'unico suono che trascinerà i ballatori nella danza sarà quello incessante e terapeutico della tammorra (tamburo).

c.s.