Economia e lavoro - 06 ottobre 2018, 08:08

Blocchi anti smog, l'ira degli artigiani: "La mancata deroga è un danno grave e ingiustificato"

Felici (Confartigianato Piemonte): "Decisioni che non tengono conto delle necessità dei piccoli imprenditori. E' un grave segno di miopia"

Niente deroga. E gli artigiani si infuriano. Il fatto che tra le nuove direttive legate ai blocchi anti smog non ci sia un occhio di riguardo per chi si sposta in auto per lavoro, magari portandosi dietro "l'ufficio", ha inasprito non poco gli animi nel mondo dell'artigianato torinese e piemontese.

Un vero "danno", come lo definisce Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte: "Le decisioni assunte dal tavolo sulla qualità dell’aria non tengono in alcun conto le esigenze degli artigiani e dei piccoli imprenditori. Nessuna deroga infatti è prevista, e questa esclusione costituisce un grave e ingiustificato danno per alcune categorie produttive. E’ miopia considerare solo gli ambulanti dimenticando che per gli artigiani il veicolo non è un semplice mezzo di trasporto ma un vero e proprio strumento di lavoro".

"Voglio ricordare - aggiunge Felici - che il passaggio dei veicoli generi fatturato per gli artigiani. Le stesse attività di servizio alle autovetture (autoriparatori, gommisti, elettrauto, autorimesse e così via), quelle connesse all’utilizzo dei veicoli sono fortemente penalizzate, mettendo a rischio l’esistenza stessa delle aziende.

Desidero anche ribadire che i passati provvedimenti di blocco e di limitazione del traffico veicolare hanno prodotto risultati scarsi e non apprezzabili, essendo stati revocati solo in seguito alle mutate condizioni climatiche sulla città. E’ poi riduttivo prendere in esame solo il traffico dei veicoli come unica forma di inquinamento: non possiamo tacere che il parco veicolare pubblico è a dir poco datato.

Speravamo che la Regione tenesse nella giusta considerazione le nostre esigenze ma evidentemente artigiani e pmi sono facilmente sacrificabili”.

M.Sci