Politica - 11 ottobre 2018, 19:58

Incontro tra il ministro Bonisoli e la sindaca Appendino: "Il Regio di Torino e le fondazioni lirico sinfoniche meritano grande attenzione"

Il responsabile del dicastero della Cultura garantisce l'impegno del Governo: "Ma servono certezze e piani programmatici per il futuro". Servono 5 milioni per "tappare il buco" e chiudere il bilancio in pareggio

Nella giornata di oggi, giovedì 11 ottobre, la sindaca Appendino si è incontrata a Roma con il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli (appartenente al M5S come la prima cittadina di Torino), per affrontare la questione relativa alla crisi del teatro Regio.

Attualmente mancano 5 milioni di euro per chiudere il bilancio in pareggio, di cui 2 dal Ministero - attraverso il Fondo unico per lo spettacolo - che sembrano destinati a non arrivare. Di questo devono aver parlato anche Bonisoli e Appendino, che già prima dell'incontro aveva espresso ottimismo: "Il Ministero mi sembra disponibile a raccogliere le difficoltà del teatro".

In serata, attraverso un video postato sulla sua pagina Facebook, Bonisoli ha parlato del faccia a faccia con la prima cittadina di Torino: “Oggi ho incontrato la sindaca Appendino e i responsabili del Regio”, ha spiegato il ministro, “nei prossimi giorni mi occuperò di Genova, negli scorsi ho parlato del teatro di Cagliari e dell’Arena di Verona. La condizione e le prospettive della lirica italiana meritano grande attenzione e sono molto alte nella mia lista delle priorità, perché rappresentano un vanto per il nostro Paese”.

Tuttavia, affrontando il tema delle fondazioni, Bonisoli ha detto chiaramente che ci sono delle difficoltà da superare: “Dobbiamo difendere i livelli di qualità alta e rendere più accessibile questo sistema a un vasto numero di persone, ma per farlo bisogna trovare la stabilità, garantendo equilibrio tra entrate e uscite, non gestendo solo le emergenze, ma avendo un piano programmatico per il futuro”.

Quello che intende chiedere il ministro della Cultura è che le fondazioni lirico- sinfoniche siano in grado di garantire “un piano industriale, indispensabile per capire se una struttura possa avere un futuro di successo oppure no. E il piano deve essere credibile nei numeri e chiaro nella visione strategica, mantenendo gli impegni con il ministero e le città interessate”.

Il Ministero, insomma, è pronto a fare la sua parte per il Regio (e non solo), ma a fronte di precise garanzie per il futuro.

Massimo De Marzi