Da oltre 4 mesi 130 lavoratori delle aziende di Volpiano Comital e Lamalù, fallite lo scorso giugno, non percepiscono lo stipendio, né hanno accesso a un ammortizzatore sociale.
I lavoratori e i rappresentanti sindacali lo hanno spiegato oggi in Consiglio regionale al presidente Boeti nel corso dell’audizione alla presenza dell’assessore al Lavoro Gianna Pentenero.
Il sindacato metalmeccanico di Cgil ha fatto notare come sia iniziato lo svuotamento delle vasche che contengono il combustibile utilizzato per il funzionamento dei laminatori: tutto nasce dalla difficoltà del fallimento a rapportarsi con la proprietà degli impianti, distinta da Lamalù e Comital, ma riconducibile agli stessi soggetti.
Per Fiom Cgil Torino, quanto sta avvenendo, oltre a pregiudicare un’eventuale ripartenza degli impianti, complica il nuovo bando che i curatori avevano preannunciato. Le due aziende, in attesa di incontrare il vicepremier e ministro al Lavoro Luigi Di Maio il prossimo 29 ottobre, attendono il nuovo bando che i curatori fallimentari hanno annunciato per trovare un investitore che rilevi le fabbriche.