“Con il parere favorevole delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato, il contratto di programma 2017-2021 parte investimenti tra il Ministero dei Trasporti e Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, può ora diventare operativo e dare il via agli investimenti infrastrutturali di cui il Piemonte ha bisogno”: lo dichiara Elena Maccanti, capogruppo Lega in Commissione Trasporti alla Camera.
“Alle polemiche che ho sentito in questi giorni - afferma la parlamentare piemontese - abbiamo preferito rispondere con i fatti. Nel parere votato questa mattina alla Camera non è contenuto alcuno stop alle grandi opere piemontesi. Nelle osservazioni, piuttosto, abbiamo avanzato ulteriori proposte concrete, tra cui la riattivazione di alcune linee soppresse, come la Novara Varallo e la Torre Pellice Pinerolo”.
“Sterile la polemica sulla fermata Sfm del San Luigi - conclude Maccanti - su cui c’era una richiesta del Movimento 5 Stelle di poter rivalutare il progetto alla luce della possibile revisione della tratta nazionale, revisione su cui sia l’Osservatorio che lo stesso presidente Chiamparino hanno fatto aperture, che è stata stralciata per evitare strumentalizzazioni da parte di chi ha deciso di utilizzare la Tav per meri interessi elettorali. La Lega ha sempre dichiarato di essere favorevole alle opere infrastrutturali e lo sta dimostrando soprattutto con i fatti”.
Una polemica montata sul nulla, solo propaganda. Nessuno ha mai voluto sopprimere la fermare la fermata San Luigi. Il nostro obiettivo è valorizzare un progetto nato per migliorare i trasporti sulla direttrice Orbassano – San Luigi – Torino e non certo ritardarlo, di quantomeno 5 anni, con il collegamento al TAV come vorrebbero PD e Forza Italia all'unisono", dichiarano Federico Valetti e Francesca Frediani (M5S).
"Di danni ne sono già stati fatti abbastanza dall'accoppiata Foietta – PD che ha privilegiato il TAV a scapito del trasporto pubblico locale nell'area a sud di Torino. Spiace che le favole di Foietta trovino ancora terreno fertile in Parlamento, per fortuna la Magistratura ha già contribuito a smontare queste balle. Sulla FM5 di Orbassano assistiamo alla replica di un film già visto in Piemonte".
"Foietta, regista di un'abile manovra, con la sponda del vecchio governo PD, è riuscito a spostare 18 milioni di euro dal collegamento ferroviario con l’Ospedale San Luigi di Orbassano ad opere connesse al TAV. Una ferita per i pendolari di Orbassano e dintorni che da anni sognano di lasciare la macchina per andare a Torino in qualche minuto di treno. Per aver raccontato questo fatto siamo stati querelati da Foietta, ma i magistrati hanno respinto ogni addebito rimarcando la correttezza della nostra ricostruzione".
"Lo slittamento in avanti nel tempo” della linea FM5 e della stazione San Luigi, la loro “associazione” al progetto di realizzazione del TAV e la conseguenze “lievitazione dei costi”, sono tutti fatti sottolineati dal giudice per le indagini preliminari, che entrando nel merito dei fatti ha rimarcato che “sono fatti veri”. E i “fatti veri” messi nero su bianco sono i 18 milioni di euro dirottati su altre opere, ritardando di fatto la realizzazione del collegamento ferroviario con l’Ospedale San Luigi di Orbassano, che ha subito un enorme incremento dei costi".
"Se ne facciano una ragione gli esponenti della lobby delle grandi opere nelle istituzioni, con il Governo del Cambiamento hanno finalmente la priorità le opere utili a tutti i cittadini. I giochetti della vecchia politica, che avvantaggiano sempre i soliti, sono finiti".