Si terrà martedì 6 novembre alle 18 la presentazione dell’ultima raccolta di poesie di Fabio Pusterla “Cenere, o terra” nella Sala Biblioteca del Circolo dei Lettori di Torino. L’evento vedrà la partecipazione dell’autore in dialogo con i docenti dell’Università degli Studi di Torino Davide Dalmas, Beatrice Manetti, Margherita Quaglino, Sabrina Stroppa e Massimiliano Tortora.
“E tu aiutami aria/sostienimi vento dell’Ovest/aspettami mare” è la preghiera della rondine che, con il suo volo impazzito attraverso il vento, traccia il grande disegno in cui si inseriscono le poesie di Fabio Pusterla. L’ultima raccolta, pubblicata, come gran parte della sua opera, da Marcos y Marcos, trova una nuova pace all’interno di un paesaggio spesso ostile e freddo, dove spuntano i primi germogli di speranza. Il libro nasce sotto il segno dei quattro elementi, acqua, aria, terra e fuoco e, dalla comunione con una natura primordiale, ricava una parola benefica. La poesia facilmente comprensibile, selvatica e luminosa del poeta svizzero ha, sin dall’esordio, una forte vocazione civile e un vigoroso senso della lingua poetica italiana.
Pusterla esordisce con la sua prima raccolta, “Concessione all’inverno” nel 1985. I primi testi sono legati a doppio filo al Canton Ticino, suo luogo di nascita, ma, a partire dalla seconda raccolta “Bocksten”, il suo sguardo si volge verso tutto il territorio italiano con la casa editrice Marcos y Marcos. Tre volte vincitore del Premio Schiller, del Premio Montale nel 1986, e del Premio Napoli nel 2013, Fabio Pusterla ha collaborato anche con Einaudi per cui ha pubblicato un'antologia di poesie del periodo 1985-2008, sotto il titolo “Le terre emerse”, con la quale nel 2009 ha vinto la sezione poesia del Premio Giuseppe Dessì. Dal 2016 il suo rapporto con Marcos y Marcos si approfondisce e si fa più stretto con la collana di poesie Le Ali che Pusterla è chiamato a dirigere.