Eventi - 10 novembre 2018, 10:55

La Notte di San Martino festeggia i dieci anni di SalenTorino con vino e musica

L’evento si terrà questa sera al Teatro Espace e coinvolgerà le band Kalàscima, FolkAtomik e Baraonda Meridionale

SalenTorino – il gruppo di ragazzi e studenti provenienti dal Salento sorto dalla volontà di diffondere e omaggiare le tradizioni della terra natia – compie dieci anni, e ha deciso di festeggiare sontuosamente con la celebre Notte di San Martino – questa sera, sabato 10, al Teatro Espace di via Mantova –, ossia la serata dedicata al vino e alle eccellenze gastronomiche del tacco d’Italia, affiancati da ottima musica live.

A partire dalle ore 19, infatti, saranno serviti cinquecento litri di vino biologico e bombette, arrosticini, orecchiette, arancini e non solo, a cura della Street Gang. Alle ore 20.30, poi, si terrà la prima esibizione di pizzica e tarantelle del Sud d’Italia a cura di Baraonda Meridionale, cui seguirà, alle ore 22, il concerto dei Kalàscima, il gruppo pugliese di world music che, nel corso degli ultimi anni, ha calcato i palchi più prestigiosi di tutto il mondo, tra cui: il Tallin Music Week, in Estonia nel 2018; il Colours of Ostrava, in Repubblica Ceca, nel 2016; il Roskilde Festival, in Danimarca, sempre nel 2016; il South by South, negli USA nel medesimo anno; lo Szigest Sound Festival, in Ungheria nel 2012 e molti altri.

Il gruppo, dunque, tornerà a Torino dopo tre anni di un intenso e proficuo tour internazionale e a quattro anni di distanza dall’ultimo album, “Psychedelic Trance Tarantella”, e presenterà il nuovo lavoro discografico, “K”, prodotto da Ponderosa Music & Art e Ipe Ipe Music, dalla vocazione profondamente indie-rock e scevra di limiti geografici.

Debutto assoluto, infine, per i FolkAtomik – band costituita da Daniele Li Bassi al moog e all’electro, Franco Montanaro e Valeria Quarta alla voce e alle percussioni e Oreste Forestieri ai fiati e alle corde – i quali condurranno gli astanti in un vero e proprio viaggio interstellare alla scoperta di un universo parallelo ed elettronico i cui confini combaciano con quelli del folk. I suoni primordiali del Sud Italia, quindi, si incontreranno con i ritmi e le sonorità proprie dei tempi moderni, dando luogo a un’atmosfera di trance e catarsi che si riassumerà nella ciclicità incessante dei canti di lavoro.

Roberta Scalise