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Chivasso | 19 novembre 2018, 10:58

Alzheimer e demenze le malattie del futuro

Numerosissimo il pubblico presente alla serata promossa dall'Assessorato al Welfare del Comune di Chivasso

Alzheimer e demenze le malattie del futuro

Nel 2010 le persone che soffrivano della malattia di Alzheimer e di demenze erano nel mondo 35 milioni: saranno il doppio nel 2030 e il triplo nel 2050.

Venerdì scorso, al Teatrino Civico, l'Assessorato al Welfare del Comune di Chivasso, guidato dal dottor Claudio Moretti, ha promosso una serata per parlare proprio di questa patologia, destinata a diventare - soprattutto in Occidente e considerato il progressivo invecchiamento della popolazione - una delle patologie maggiormente diffuse.

Dopo il saluto del sindaco Claudio Castello, sono intervenuti il dottor Libero Ciuffreda, in quanto presidente di Samco, l'associazione di volontariato che da trent'anni si occupa sul territorio di malati oncologici e terminali e che negli ultimi anni ha iniziato a seguire anche le persone affette da malattie neurologiche importanti e ad approfondire il tema della medicina palliativa.

Il dottor Claudio Geda, invece, Primario della Neurologia dell'Asl To4, ha spiegato quali sono le cause, ad oggi conosciute, di questa malattia e quali sono le terapie per affrontarla. La speranza arriva ovviamente dalla ricerca ed a tale proposito è intervenuta la dottoressa Silvia Boschi, giovane ricercatrice del Dipartimento di neuroscienze di Torino, che sta studiando grazie ad una delle 25 borse di studio messe a disposizione dalla Coop, partner della serata.

Il dottor Maurio Trioni, Direttore del Distretto di Chivasso dell'Asl To4, ha spiegato qual è la situazione all'interno della nostra Azienda Sanitaria, dove attualmente su 385 persone anziane ricoverate, il 70% è affetta da forme di demenza. Infine, la dottoressa Bruna Marino, direttore del Ciss, il Consorzio Intercomunale per i Servizi Sociali, ha parlato degli aspetti giuridici legati alla malattia, di come – purtroppo – le persone malate possano cadere vittime di raggiri e quali sono le competenze messe a disposizione dal Consorzio stesso.

A tirare le fila della serata, è stato il dottor Moretti: per affrontare questa malattia, destinata a diventare una delle patologie più diffuse nei prossimi anni, tutti noi possiamo puntare su un'azione importante e cioè la prevenzione primaria. Un corretto stile di vita, infatti, può diminuire il rischio di andare incontro a questa patologia e, soprattutto, è vitale allenare con un'intensa attività intellettuale il nostro cervello, che funziona proprio come un muscolo.


f.g.

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