"Certo che a proposito di Tav, in questa prima metà di mandato, la Giunta pentastellata di Torino non si è fatta mancare e non ci ha proprio fatto mancare nulla. Torino fuori dall'Osservatorio sulla Torino-Lione, l'ordine del giorno che proclama il capoluogo piemontese no-tav, la presenza del vicesindaco Montanari alla manifestazione dell'8 dicembre contro l'opera": così la deputata di Forza Italia, Daniela Ruffino, interviene sui temi della Tav.
"In tutto questo la figura di una sindaca che cerca di barcamenarsi e di galleggiare su posizioni impossibili da sostenere e da conciliare. Così come è impossibile conciliare l'estremismo ideologico con il bene di tutti i cittadini. E dire che le manifestazioni di piazza delle ultime settimane dovrebbero averle fatto comprendere che i torinesi sono stanchi e sfiduciati".
"Che senso ha, cara sindaca Appendino, trincerarsi dietro la solfa dei costi-benefici, e poi far sì che Torino esca dall'osservatorio tecnico, che è proprio sinonimo di verifica, informazione e controllo sulla Torino - Lione? Che senso (istituzionale) ha farsi da parte come prima cittadina facendo finta che la presenza del vicesindaco con fascia tricolore a una manifestazione ideologica salvi capra e cavoli?", aggiunge la parlamentare di Forza Italia.
"Essere nell’osservatorio non significa essere a favore della tav, significa studiare, formarsi su aspetti tecnici, ascoltare gli altri, è un'opportunità: faccia tornare Torino protagonista in quell'organismo. Ma come sempre, cara sindaca, - conclude Ruffino - lei si trova ostaggio di una minoranza: la sua maggioranza, che non è però la maggioranza dei torinesi. Mi appello al suo senso delle istituzioni: faccia un'inversione di marcia, finchè le sarà possibile".