Dopo mesi di manifestazioni in piazza, scioperi e scontri nelle aule di tribunale, Uber ha deciso di tendere la mano ai tassisti e ha scelto Torino, prima città in Italia, per lanciare entro fine anno il servizio Uber Taxi.
In funzionamento è semplice: attraverso una app dedicata i clienti potranno prenotare una corsa in taxi, come avviene ad esempio con Mytaxi. Un’iniziativa che al momento sembra non convincere gli addetti ai lavori, come spiega Massimo Zappaterra di Federtaxi-Cisal Piemonte.
“Non ci fidiamo di Uber, fino a poco tempo fa eravamo in guerra, per colpa loro abbiamo perso molti soldi e non bastano le promesse per farci cambiare idea. Ne ho già parlato con altri colleghi, anche se le condizioni fossero vantaggiose non sigleremo accordi. È assurdo chiedere scusa dopo tutto quello che è successo - conclude Zappaterra - Uber ci ha fatto patire e la nostra posizione nei loro confronti non cambierà”.