Viabilità e trasporti - 13 dicembre 2018, 19:49

Tpl, Torino punta sulle linee di forza per bus e tram: corsie riservate, semafori intelligenti e meno fermate

Sono questi alcuni dei capisaldi della rivoluzione del trasporto pubblico locale, che interesserà Gtt nei prossimi anni, annunciati dall'assessore ai Trasporti Maria Lapietra

Le linee bus e tram più frequentate di Torino viaggeranno più veloci grazie a corsie preferenziali protette, semafori intelligenti e meno fermate. Sono questi alcuni dei capisaldi della rivoluzione del trasporto pubblico locale, che interesserà Gtt nei prossimi anni.

Come ha chiarito oggi in commissione l'assessore comunale ai Trasporti Maria Lapietra "i nuovi mezzi sono la chiave per arrivare ad un'offerta maggiore. Nel 2019 arriverà una prima tranche dei nuovi bus e nel 2020 i tram, che avranno una capienza maggiore. L'obiettivo è fare interventi di strutturazione maggiore: per questo abbiamo richiesto fondi al Ministero".

L'ipotesi allo studio è quindi quella di aumentare i passaggi di tram e bus sulle cosiddette linee di forza (tra i 5 e 10 minuti di passaggio) , per spingere le persone a preferirle rispetto all'auto privata. Attualmente rientrano in questa categoria le numero 4, 13, 2,3,10,15,16,18,55,56,68, anche se in futuro potrebbero variare. Per rendere più rapido il passaggio dei mezzi - che probabilmente saranno elettrici - le corsie preferenziali verrebbero protette con paletti, eliminando anche eventuali parcheggi che si trovano sul percorso e modificando inevitabilmente la viabilità.

L'assessorato sta inoltre studiando di posizionare semafori intelligenti sulle linee di forza, che diano precedenza ai mezzi pubblici e sopprimere alcune fermate. Un passaggio che si inserisce in una revisione generale del Tpl. Per il futuro i tecnici stanno infatti valutando di ridurre il tracciato di alcune linee periferiche, che si sovrappongono con quelle di forza.

Le prime, avendo un percorso più breve, viaggerebbero con una maggior frequenze e sulle seconde i passaggi sarebbero maggiori.

Cinzia Gatti