Attualità - 21 dicembre 2018, 18:07

Con il 2018 si chiude un anno da record per il Teatro Stabile

Cinque nuovi primati storici per incassi da biglietteria, biglietti venduti, abbonamenti, recite prodotte e contributo FUS

Nel 2018 il Teatro Stabile di Torino ha conseguito risultati molto positivi che hanno superato le previsioni più ottimistiche e migliorato ulteriormente le prestazioni dell’esercizio precedente, facendo segnare cinque nuovi record storici per incassi da biglietteria, biglietti venduti, abbonamenti, recite prodotte e contributo FUS.

Dopo il prodigioso balzo nel 2017 dei ricavi da bigliettazione e numero di presenze, nel 2018 era atteso un fisiologico assestamento. E invece il botteghino ha fatto segnare tre nuovi massimi nella storia dello Stabile: l’esercizio corrente si chiuderà con ricavi da bigliettazione ancora in crescita di oltre 100.000 euro, da 2.301.250 a 2.416.100 euro, facendo segnare + 5%, mentre le presenze nei teatri Carignano, Gobetti e Fonderie Limone aumentano di quasi 5.000 unità, da n. 158.643 a n. 163.350, con un incremento del 3%. Inoltre, gli abbonamenti alla stagione 2018-2019 a fine anno saranno n. 18.210 a fronte dei n. 17.545 dello scorso anno, in crescita del 4%.

Altro dato significativo è l’aumento delle recite di produzione e coproduzione, che passano dalle n. 359 del 2017 alle n. 445 del 2018. Mai lo Stabile aveva prodotto così tanto: un’impennata del 24% dovuta all’efficientamento dei processi produttivi, all’aumento della domanda in sede, all’andamento favorevole delle vendite degli spettacoli in tournée, al prolungamento delle teniture, al prolungamento estivo dell’attività.

Infine, nel 2018 lo Stabile si è confermato primo tra i Teatri Nazionali e Torinodanza primo tra i festival disciplinari nel ranking del MiBAC, sia per punteggio qualitativo e quantitativo sia per assegnazioni FUS. Il contributo complessivo FUS (teatro + danza) è passato da 2.828.734 a 2.967.697, in aumento sul 2017del 5% (tetto massimo previsto dalla legge), a riprova dell’equilibrio competitivo tra qualità dell’offerta, capacità produttiva, volume dell’attività, partecipazione del pubblico.

comunicato stampa