Attualità - 21 dicembre 2018, 15:48

Torino-Lione, Foietta: "La costi-benefici è una grande farsa. Non c'è nessuna trasparenza. Solleciterò al Governo la nomina del nuovo commissario dell'Osservatorio" (VIDEO)

Il gruppo di lavoro ha diffuso i dati dei costi benefici ambientali e climatici sulla Tav: "Un carico di 850 tonnellate su rotaia invece che su gomma fa risparmiare 37mila euro di danni ambientali". Ed è severo il giudizio sull'analisi del Terzo Valico. "Costi calcolati come benefici e risultati finali influenzati dall'errore. Si rischia la figura da cioccolatai"

Non si placa la polemica sulla Torino-Lione, anche in questi giorni immediatamente precedenti le feste. Questa mattina, infatti, si è tenuta l'ultima riunione di mandato dell'Osservatorio e al termine il commissario di governo, Paolo Foietta, è un fiume in piena.

Oggetto di discussione, ovviamente, la fantomatica analisi costi-benefici che ormai rimbalza in ogni discorso sul Tav. Ma anche la scarsa trasparenza attuale che la circonda e il metodo usato per il Terzo Valico. "Nel 2011 si lavorò per un anno allo studio Costi-benefici esplicitando il metodo e condividendo i parametri. Ora invece è tutto secretato", incalza Foietta. E aggiunge: "All'epoca fu invitato anche il professor Ponti (attualmente nella commissione scelta da Toninelli, ndr), che declinò". E ancora: "Non si sa nulla e non ci è stato chiesto nessun dato o informazione. Sono due processi completamente differenti: uno alla luce del sole e l'altro di cui non sappiamo nulla, al di fuori delle uscite propagandistiche e delle successive smentite. Una grande farsa".

"Oggi invece, nell'ultima riunione dell'Osservatorio - prosegue Foietta - abbiamo voluto dare un contributo dei costi e dei benefici ambientali, oltre che climatici, con il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione".

Ma non solo: "Abbiamo voluto valutare le uniche cose a disposizione, in materia, ovvero la costi benefici fatta per il Terzo Valico, per capire se rispetta parametri condivisi e riconosciuti, almeno dalla parte metodologica e scientifica".

A sostegno di questo discorso ci sono i numeri presentati dal professore Roberto Zucchetti, che vanno a toccare alcune delle critiche più diffuse da chi si oppone al Tav. "I passaggi commerciali tra Italia e Francia ci sono e crescono. È vero che sta calando quello su rotaia, ma proprio a causa dell'obsolescenza della ferrovia così com'è. E la sezione della linea che passa da Ventimiglia non è adatta a far passare quel tipo di treni merci. E inoltre bisogna ribadire che il TAV sarà finalizzato a trasportare sia merci che persone. Anche su questo spesso c'è chi ribadisce concetti sbagliati".

E secondo i calcoli presentati da Zucchetti,  "Non solo è economicamente interessante per il mondo produttivo, ma lo è anche per l'ambiente. Da tempo gli ambientalisti dicono che la ferrovia è più sostenibile del traffico su gomma. Il trasporto di una tonnellata per un chilometro crea effetti dannosi per 5 centesimi, mentre il treno ne crea un decimo, ovvero 0,5 centesimi". E dunque, dicono le cifre, spostare dalla gomma al treno un carico di 850 tonnellate permette di risparmiare 37.034 euro.

Lo studio fatto dall'osservatorio prosegue: "L'attivazione di servizi ferroviari passeggeri ad alta velocità consente una riduzione di esternalità di circa 3 euro ogni cento chilometri se si usa il treno invece dell'aereo. Ma si sale a oltre 8 euro per chi, quei 100 chilometri, li avrebbe percorsi in auto".

Es è pesante anche il giudizio sullo studio costi benefici del Terzo Valico. Soprattutto per quando riguarda l'inserimento nei costi i mancati proventi per accise e pedaggi. "La collettività invece ci guadagna. Pagare meno tasse non è un costo, come confermano anchee linee guida di comunità europea e Mit - dice Zucchetti - perché il treno inquina di meno, si ammalano meno persone e il sistema sanitario costerà meno. È la collettività che ci guadagna". E inoltre: "Se l'aumento delle tariffe non possono essere considerate come un beneficio, allo stesso modo non si capisce perché la loro diminuzione debba finire tra i costi. Anche perché sono valori che portano il calcolo complessivo in negativo". "Se non si pagano le accise, quei soldi non evaporano, ma restano nelle tasche dei consumatori. E lo stesso fanno i soldi non spedisco per le tariffe, senza dimenticare che la tariffa è tale perché l'uso crea un consumo".

"Chiediamo un confronto pubblico per discutere di questi dubbi metodologici", conclude Zucchetti. Dubbi che "forse ha lo stesso Toninelli, viste le dichiarazioni che di fatto smentiscono i risultati del comitato di lavoro del professor Ponti". E conclude con una battuta: "Macron, evidentemente, ha chiesto consiglio a Ponti per sapere come aumentare il benessere dei suoi cittadini e lui gli ha consigliato di aumentare le accise. Forse per quello non si spiega perché invece i francesi protestino. Forse non conoscono l'analisi costi benefici".

L'ultimo pensiero è di Foietta: "Auspico che l'osservatorio prosegua nella sua esperienza e andremo avanti. Sembra strano che proprio chi parla di trasparenza e confronto poi pensi a chiudere un luogo che non delibera, ma che è sempre stato luogo di confronto e analisi". Intanto a gannaio ci sarà un nuovo appuntamento per l'osservatorio. "E solleciterò - conclude Foietta - la nomina del nuovo commissario di Governo".

L'osservatorio, dunque, nonostante il mandato del commissario vada a scadenza, teoricamente dovrebbe continuare a esistere. "E la prassi è che finché non si nomina un nuovo vertice, resti in carico quello precedente - dice Foietta - e mi permetterò di sollecitare risposte in questi termini".

E sui metodi utilizzati per la costi benefici "rischiamo la figura da cioccolatai, visto che non rispetta né i parametri europei, né quelli italiani. Magari per la Torino-Lione c'è stato un ravvedimento operoso".

Massimiliano Sciullo