Calcio - 21 dicembre 2018, 09:03

"SONO ALLIBITO, MI DIMETTO" - Vincenzo Casciello lascia la presidenza dell'Union Bussoleno dopo le maxi-squalifiche

Ieri le decisioni del Giudice sportivo dopo la burrascosa semifinale di Coppa Eccellenza col Canelli: "Scritte una marea di falsità. C'è un vero accanimento"

Vincenzo Casciello: "A questo punto lascio la presidenza"

"Un accanimento senza precedenti nei confronti dell'Union Bussoleno Bruzolo, una società costruita nel tempo con tanti sacrifici e gestita da tanti volontari. Questo non possiamo permetterlo e a questo punto io mi dimetto. Lascio tutto perchè sono schifato...I referti arbitrali sono diventati la Bibbia, nessuno prima di scrivere la pesantissima sentenza sul comunicato del 20 dicembre ci ha contattato per un contradditorio e qua stiamo passando per delinquenti...".

Non ci sta Vincenzo Casciello, presidente dell'Union Bussoleno che ieri pomeriggio dopo aver letto le decisioni del Giudice sportivo in merito alla semifinale di ritorno di Coppa Eccellenza contro il Canelli ha deciso di mollare l'incarico e dare le dimissioni.

Un rigore contestato dai locali dopo cinque minuti, un fallo non ravvisato al 92' su Rizq che ha portato il Canelli in contropiede a trovare il gol-qualificazione all'ultimo assalto e un comportamento della terna che non è piaciuto in toto all'Union oggi non bastano per inacidire il club valsusino, perchè arriva anche la doppia beffa dei 1000 euro di multa, le tre gare da giocare a porte chiuse (una in campionato, due in Coppa Eccellenza o Promozione) e le lunghe squalifiche per alcuni giocatori (quattro giornate per Serpa e Onomoni).

Casciello: "Ho letto la sentenza cinque volte. C'è scritto precisamente che un dirigente del Canelli avvisava l'arbitro della presenza fuori dal campo di due nostre macchine pronte ad aspettarlo. Ma stiamo scherzando? Il Giudice ci sta facendo passare per persone che organizzano una sorta di agguato e che addirittura si travestono con giacconi e berretti per coprire parte del volto per non farsi riconoscere. La cosa scandalosa è che le parole di un dirigente del Canelli oggi sono la Bibbia. Lui dice che siamo lì ad aspettare minacciosamente l'arbitro, l'arbitro ci crede, scrive nel referto e il Giudice fa la stangata. Ma qualcuno di noi può essere ascoltato per vedere se è vero o no, per capire quali e quante macchine erano presenti e cosa stavano facendo fuori dal campo? Io sono allibito! Ho mandato subito una mail e ho chiesto al presidente Mossino e alla Lega soltanto una cosa, ovvero di essere ascoltato. Non posso e non voglio continuare a fare il presidente in queste condizioni, dove non c'è comunicazione e dialogo, dove si scrivono referti travisando fatti e situazioni senza contradditorio".

Casciello è una furia: "Ci sono state sicuramente tante proteste alla fine della partita, non lo nego, e ci è stata tolta una finale di mano in un modo che fa ancora male oggi pensarci, ma non è possibile passare per delinquenti che aspettano fuori l'arbitro dentro una macchina solo perchè l'ha detto un dirigente. Quindi è tutto vero? Che cos'è la verità per il Giudice sportivo e che tipo di lavoro si fa per accertarla? Sono domande che ci stiamo ponendo senza sosta....La facilità con la quale vengono narrate situazioni mai successe e con la quale viene ricostruito un momento di tensione dopo una partita, senza sentire le parti coinvolte, è imbarazzante. In tanti proveranno a farmi cambiare idea, ma oggi non voglio certamente più fare il presidente se il calcio dilettantistico è questo".

LE PAROLE E LA SENTENZA DEL GIUDICE SPORTIVO

Comunicato 20 dicembre 2018

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Michele Rizzitano