Politica - 07 gennaio 2019, 16:32

L'assessore regionale Valmaggia a Bussoleno per presentare lo stato di avanzamento dei lavori dopo la frana del giugno 2018

"Abbiamo messo in campo un sistema di interventi che, partendo dalle prime operazioni effettuate dalla protezione civile, ora vede la messa in sicurezza e il ripristino del territorio danneggiato grazie a un finanziamento di oltre 3 milioni e mezzo"

Sarà presentato tra poco, alle 17.30 di oggi, 7 gennaio, a Bussoleno, lo stato di avanzamento dei lavori di ripristino del territorio e delle opere danneggiate a seguito della colata detritica di circa 15-20mila metri cubi di fango e ghiaia che, lo scorso 7 giugno, invase la Borgata San Lorenzo, causando anche la distruzione di alcuni edifici.

Alla presenza dell’amministrazione comunale e della cittadinanza, l’Assessore Valmaggia e i tecnici regionali competenti in materia di pronto intervento e forestazione illustreranno quanto ad oggi la Regione ha fatto e farà nei prossimi mesi per riportare il territorio in stato di normalità e di sicurezza, presentando al contempo il piano finanziario previsto.

L’Evento franoso avvenne a seguito di un periodo di piogge intense, che battendo su un terreno con copertura vegetativa ridotta a causa del vasto incendio che interessò la zona nell’ottobre del 2017, aveva trovato condizioni idrogeologiche particolarmente fragili e incapaci a sopportare una condizione meteorologica particolarmente avversa.

Durante l’incontro saranno illustrate le prime operazioni di protezione civile in soccorso alla popolazione, e come il sistema piemontese, particolarmente efficiente, abbia permesso un’adeguata assistenza alle persone, evitando vittime e rimuovendo fango dalle strade e dalle abitazioni. Successivamente, è stato elaborato un piano di protezione civile straordinario e avanzata la richiesta al Governo di stato di emergenza, riconosciuto il 27 giugno 2018 con uno stanziamento di 2 milioni e 690mila euro da impiegare per le opere definite urgenti. Tale somma è stata trasferita alla Regione solamente negli ultimi giorni, e sarà gestita in contabilità speciale insieme a 900mila euro di risorse regionali, fornendo quindi una disponibilità totale di oltre 3 milioni e mezzo di euro.

Il Presidente della Regione Piemonte, con apposita ordinanza del Capo Dipartimento della protezione Civile, nel luglio scorso è stato nominato Commissario delegato per la redazione del piano degli interventi, da predisporre entro 45 giorni dalla nomina. A seguito della predisposizione del piano, nel mese di settembre, il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha dato il proprio nulla osta all’esecuzione degli interventi, che prevedono:

  • pulizia dell’area interessata;

  • lavori di somma urgenza di realizzazione delle vasche di trattenuta;

  • lavori di somma urgenza per il convogliamento delle acque del rio Comba delle Foglie verso la Dora Riparia;

  • primi lavori sul versante di stabilizzazione dei suoli, anche con interventi di natura boschiva;

  • svuotamenti e pulizie di briglie su altri impluvi dei comuni interessati;

  • autonoma sistemazione.

Il prospetto finanziario prevede :

  • 3 milioni e 590mila euro (comprensivi dei 2 milioni e 690mila euro di fondi statali + 900mila euro di fondi regionali) per:

    • soccorso alla popolazione;

    • interventi si somma urgenza;

    • opere urgenti.

  • 2 milioni e 432mila euro di fondi PSR per opere definitive.

  • 1 milione e 685mila euro, in attesa dal Dipartimento di Protezione Civile, per il ripristino dei danni ai privati.

Tra gli interventi effettuati figurano due reti di trattenuta di materiale detritico a monte delle vasche di laminazione, un primo sbarramento di trattenuta, una vasca di laminazione di monte, una vasca di laminazione di valle e il Guado per la frazione Meisonetta; tutte opere che hanno lo scopo di trattenere eventuali future colate mettendo in sicurezza l’abitato.

Nelle prossime settimane è prevista la demolizione di tre abitazioni ricadenti nelle vasche di accumulo delle acque; intervento necessario per procedere al collaudo delle opere e consentire, di conseguenza, il rientro nelle proprie abitazioni della popolazione e l’eliminazione della cosiddetta “zona rossa”, quella oggetto di evacuazione.

Entro dicembre del 2019, secondo i tempi tuttavia definiti dal Dipartimento della Protezione Civile, dovrebbe inoltre essere possibile attivare i procedimenti per il risarcimento danni ai privati.

Confrontarsi con la popolazione che ha subito importanti danni alla proprie abitazioni e al territorio in cui risiede è un dovereafferma Alberto Valmaggia, assessore alla Protezione Civile della Regione PiemonteNonostante la Regione Piemonte si sia attivata tempestivamente in tutte le fasi dell’emergenza per garantire che, a un anno dall’evento, il territorio danneggiato venga ripristinato con garanzie di maggiore sicurezza rispetto al passato, la nostra priorità è ora quella di consentire un rapido rientro dalla popolazione evacuata, nonchéfarsi da tramite con lo Stato perché vengano presto risarciti anche i danni ai privati”.

comunicato stampa