Altri sport - 13 gennaio 2019, 07:03

Ala di Stura è sotto shock, annichilita, per l’incredibile morte del climber Matteo Feltro

Il giovane, membro della delegazione delle Valli di Lanzo del Soccorso Alpino, è caduto mentre discendeva da una cascata di ghiaccio, a quota 1500 metri, immediatamente a monte della frazione Barcenisio

Matteo Feltro

Ala di Stura è sotto shock, annichilita. Come annichilito sa essere soltanto un paesino di neppure 500 anime che riapre gli occhi il giorno “della festa” e scopre che oggi non avrà più occasione di scambiare il consueto “ciao” con quel Matteo di 33 anni appena, uno dei suoi figli (adottivi) più amati e benvoluti, sempre pronto a dare una mano a tutti, a rischiare la propria – di vita – per salvare quella degli altri.

Matteo Feltro se n’è andato per sempre da quel pugno di case e da questa vita terrena nel pomeriggio di ieri, sopra Venaus, dopo aver scalato – come nella sua vita avrà fatto altre 100 o 1000 volte – una cascata di ghiaccio, a quota 1500 metri, immediatamente a monte della frazione Barcenisio.

Quando il più sembrava fatto e Matteo, insieme agli amici di cordata era già in fase di discesa, una lastra di ghiaccio assassina si è  staccata e lo ha scaraventato alcune decine di metri più in basso. Già sin dai  primi dispacci di ieri che parlavano di condizioni gravi e di “codice rosso”, si è temuto per la sua vita.

Matteo, tifoso del Toro, appassionato all’inverosimile di montagna e climber esperto, da quel canalone non si muoverà più. Il suo corpo, recuperato dagli uomini del Soccorso Alpino con i quali tanti interventi in quota aveva portato felicemente a termine, è stato poi “preso in carico” ai carabinieri che lo hanno successivamente trasferito nelle camere mortuarie dell’ospedale di Susa, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Incredulo per quanto accaduto anche tutto il Soccorso Alpino ed in particolare la delegazione delle Valli di Lanzo di cui il 33enne faceva parte e la sezione Cai di Ala di Stura (la vittima ne era consigliere), dove Matteo - operaio alla Megadyne di Mathi, azienda del settore della lavorazione dei metalli - viveva, giunto qui da quella Torino distante appena una cinquantina di chilometri.

Sulla sua pagina Facebook, il Soccorso Alpino scrive: "Matteo Feltro ci ha lasciati oggi pomeriggio (ieri: ndr), precipitando lungo il sentiero di rientro dopo una giornata a scalare su cascate di ghiaccio. Era un tecnico giovane e molto apprezzato della Stazione di Ala di Stura. Sempre presente e attivo nella sua delegazione, un soccorritore pieno di entusiasmo ed energia. Lascerà un grande vuoto tra noi e soprattutto tra i suoi famigliari. Ciao Matteo!".

Ancora da stabilire, al momento, in attesa delle decisioni della magistratura, la data delle esequie.

Ai cari di Matteo ed al Soccorso Alpino le cristiane condoglianze della redazione di torinosportiva.it e di torinoggi.it.

W.A.