Federico Chiesa è un giovane fuoriclasse, Andrea Belotti invece non è più quello della magica stagione 2016/2017. L’attaccante dei viola (per l’occasione in maglia azzurra) non sbaglia nel finale e con la sua doppietta regala la vittoria che consente alla Fiorentina di sbancare l’Olimpico e approdare ai quarti di Coppa Italia.
Prima delusione e primo obiettivo che evapora per la formazione allenata da Mazzarri, che continua ad avere problemi quando si esibisce davanti al suo pubblico. Quella contro la Fiorentina è la quinta sconfitta interna stagionale per i granata, che probabilmente avevano esultato troppo al momento del sorteggio, che aveva regalato al Toro la possibilità di giocare questa gara all’Olimpico. Dopo un primo tempo incolore, in cui si era vista solo la Fiorentina, nella ripresa la formazione granata aveva cambiato marcia, ma Iago Falque, De Silvestri e soprattutto Belotti, addirittura in due occasioni, non hanno saputo sfruttare delle ghiotte opportunità. Quando invece la palla buona è finita sui piedi di Chiesa, il figlio d’arte non ha sbagliato. E il Toro ha pagato a caro prezzo l’uscita anticipata di Nkoulou, che fino a quel punto aveva concesso nulla al talentuoso avversario.
Adesso il Toro deve fare i conti con questa sconfitta, assolutamente inattesa alla vigilia, dimostrando di saper ripartire, perché sabato a Roma ci sarà una sfida di capitale importanza per il campionato, anche se si tratta della prima di ritorno. E forse Cairo e Petrachi dovranno valutare l’opportunità di tornare sul mercato per rinforzare, soprattutto in mezzo al campo, una squadra che fatica a costruire gioco e che ha poca qualità.
Cronaca. La bella giornata di sole e la politica dei prezzi bassi, già andata in scena con successo a Santo Stefano, nel Boxing Day del campionato, regala un bel colpo d’occhio all’Olimpico, specie nei Distinti, con quasi 20 mila persone sugli spalti. Il Toro viene schierato da Mazzarri con il suo prediletto 3-5-2, con Nkoulou in campo regolarmente al centro della difesa, mentre davanti Belotti e Iago Falque sono la coppia d’attacco, con un problema fisico dell’ultimo momento che obbliga Zaza a rinunciare anche alla panchina. Nella Fiorentina, invece, Pioli va sul 4-3-3, dove Mirallas e Chiesa jr sono gli esterni d’attacco e l’ultimo arrivato Muriel punta centrale, con Simeone che parte dalla panchina. L’inizio è al piccolo trotto, con il primo brivido al 3’ il colpo di testa alto di Ola Aina, poi però si vede quasi solo la Fiorentina, che gioca meglio e sfrutta maggiormente le corsie esterne.
Al 10’ ci prova Edmilson ci prova da fuori, mentre poco dopo la difesa granata si salva con affanno e in corner su Chiesa. Gli sviluppi del corner regalano un lungo brivido ai tifosi granata, perché l’arbitro Abisso decide di andare a visionare la Var sulla conclusione del solito Chiesa respinta da Meité, il cui braccio era però attaccato al corpo: dopo un lungo consulto, il direttore di gara decide giustamente di lasciar proseguire. Prosegue anche il momento positivo della Fiorentina, mentre il Toro si fa vedere unicamente con un tentativo alto di Belotti. I viola chiudono il primo tempo con due nitide occasioni, la prima di Veretout e la seconda, un tiro sporco di Mirallas, sulle quali Sirigu si fa sempre trovare prontissimo. Il suo collega Lafont, invece, arriva alla pausa senza essersi mai sporcato i guanti, vista la pochezza offensiva di un Torino che in mezzo al campo non ha saputo creare gioco e opportunità importanti.
Walter Mazzarri deve essersi fatto sentire negli spogliatoi, perché nella ripresa si vede in campo una squadra completamente trasformata nello spirito: pronti via e dopo un minuto Iago Falque si invola a tutta velocità e la difesa viola si salva con affanno in corner. Poi, sugli sviluppi del calcio d’angolo, Belotti non inquadra la porta, anche se era da posizione molto defilata. La storia si ripete due minuti dopo, con il Gallo che non trova ancora la misura giusta nella conclusione. Vedendo i suoi in difficoltà, Pioli si affida alla panchina e toglie Mirallas per inserire Gerson: proprio il nuovo entrato, però, è protagonista di un marchiano errore sulla trequarti, Iago fugge via in contropiede ma perde l’attimo, quando poi lo spagnolo conclude trova la respinta di un attentissimo Lafont.
Malgrado l’ingresso di Simeone al posto di un deludente Muriel, la Fiorentina davanti non si vede mai, la partita continua a farla il Toro, che al 27’ si rende ancora pericoloso, ma De Silvestri non trova la porta con la sua incursione aerea. Mazzarri fa uscire Nkoulou, in dubbio fino all’ultimo per la febbre, poi deve rinunciare all’infortunato Baselli, mettendo dentro Lukic, mentre al minuto 33 un fuorigioco rende inutile il gol di De Silvestri. Quando tutto sembra pronto per i supplementari, il Toro si suicida: la Fiorentina riparte sugli sviluppi di un calcio d’angolo granata, Djidji non stende Simeone che si invola, Sirigu compie il miracolo, ma la difesa si addormenta e Chiesa mette dentro il tap-in che regala l’1-0 ai suoi.
Subito dopo Dabo si divora il 2-0, ma nonostante i 7 minuti di recupero decisi da Abisso, il Toro non trova lo spunto per arrivare al pareggio, anzi dopo un lungo consulto del Var il direttore di gara convalida il raddoppio dello scatenato Chiesa (non rilevando fallo su Lyanco), rete che pone fine anzitempo alla gara e spegne le ultime velleità dei granata. Che escono tra i fischi di una parte del loro pubblico.
Torino – Fiorentina 0-2
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou (27’ st Lyanco), Djidji; De Silvestri, Baselli (33’ st Lukic), Rincon, Meite, Ola Aina (43’ st Berenguer); Belotti, Iago Falque. All. Mazzarri
FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Fernandes, Veretout, Benassi (43’ st Dabo); Mirallas (7’ st Gerson), Muriel (19’ st Simeone), Chiesa. All. Pioli
Arbitro: Abisso di Palermo
Reti: st 42’ e 48’ Chiesa
Ammoniti: Benassi, Milenkovic, Veretout, Pezzella, Ola Aina