“Non ci resta che giocare col lutto. Non ci resta che chiedere il minuto di silenzio.
Quando le più piccoline ci chiederanno il motivo risponderemo che se n’é andata una Guerriera.
Che l’ha giocata fino all’ultimo set. Che l’ha portata ad un tiratissimo tie-break. Ciao Tutu”.
Sono righe che fanno accapponare la pelle quelle pubblicate sulla propria pagina Facebook dal Cavavese Volley, la Società in cui militava Tullia Strazzeri, strappata alla vita appena tre mesi dopo aver compiuto trentotto anni da uno di quei bastardi mali che purtroppo ancora non perdonano.
Schiacciatrice, torinese, tifosa della Juventus, nel suo carnet pallavolistico vanta presenze nella Calton Volley e, più ancora, con la Canavese Volley con la quale centrò il bersaglio della promozione in Serie B2.
Era il 2013. Poi Tullia era entrata a far parte dello staff tecnico del Labor Volley.
Oggi, silenziosa ed impietosa, pur se annunciata da tempo, la morte.