Viabilità e trasporti - 16 gennaio 2019, 13:22

Tav, Foietta alla Camera: "La Torino-Lione è necessaria, ma non è una linea ad alta velocità"

L'ex commissario dell'Osservatorio Tav durante l'audizione: "Il ministro Toninelli mi riceva il prima possibile"

 

“Il referendum dev'essere davvero l'ultima possibilità rimasta per risolvere il dilemma Tav, se no non ha senso. Le scelte sulle opere pubbliche andrebbero infatti fatte su elementi tecnici e non sulle preferenze popolari". Lo ha detto oggi l'ex commissario dell'Osservatorio Tav Paolo Foietta, che è stato ascoltato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera.

Secondo Foietta, va chiarito una volta per tutte che la Torino-Lione "non è una linea ad alta velocità perché non ci viaggeranno sopra treni con standard ad alta velocità". Ma anche che "i numeri veri confermano la necessità della realizzazione dell’opera". Secondo Foietta, infatti, il tunnel del Frejus, che ha 150 anni, "è vicino al collasso". Per questo, Foietta ha espresso esplicitamente il desiderio di essere convocato in audizione dal ministro Toninelli.

"Foietta ha dato in Parlamento una lezione di verità sul Tav: dati, numeri e fatti che smentiscono le fake news diffuse dai 5 Stelle - ha commentato  il deputato e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulè - Rimangiarsi i trattati sul Tav come vorrebbero i grillini comporterebbe per l'Italia il pagamento di centinaia di milioni di risarcimenti per la violazione dei patti".

Per il deputato piemontese di FI Roberto Rosso, "il commissario Foietta ha tratteggiato uno scenario estremamente inquietante", mentre per il democratico Davide Gariglio "è ormai chiaro che la commissione costi - benefici voluta dal governo si basa su numeri falsi e manipolati". D'accordo anche Silvia Fregolent (PD), che si chiede, ironica, "Cosa potevamo aspettarci da un ministro che non sa ancora quanto costa realmente il Tav?".

 

Daniele Angi