Economia e lavoro - 18 gennaio 2019, 16:05

Turno unico a FCA, Fim: "Un altro sacrificio per i lavoratori. Ma è il segnale della riorganizzazione verso la 500E"

Chiarle: "Mirafiori e Agap Grugliasco pagano le politiche scellerate del governo sull'ecotassa. Ma pesano anche dazi e stagnazione globale: i due mercati principali di Maserati sono fermi"

“La contrazione degli orari su un turno unico a Mirafiori è un ulteriore sacrificio in termini salariali per i lavoratori, ma è anche il segnale della conferma del percorso riorganizzativo che FCA sta intraprendendo al fine di realizzare il Piano industriale e la partenza della 500E”.

Anche Fim-Cisl si unisce ai commenti dopo le novità emerse in ambito torinese per quanto riguarda le decisioni del Lingotto sugli stabilimenti di Torino e Grugliasco. Ma la lettura, anche in questo caso, si conferma diversa da quella di Fiom Cgil, che invece ha chiamato in causa direttamente l'azienda del nuovo ad Mike Manley. “In Agap e Mirafiori paghiamo le politiche scellerate del Governo sulle Ecotasse (i modelli Premium pagano già il superbollo) per quanto riguarda il mercato italiano e le politiche di dazi, guerre commerciali e stagnazione a livello planetario. Soprattutto i due mercati principali di Maserati sono fermi, come l’USA e decresce del 4,2% quello cinese”, dice Claudio Chiarle, segretario provinciale dei metalmeccanici Cisl.

“Gli importanti finanziamenti UE al passaggio alla motorizzazione elettrica e le conseguenti scelte di FCA ci portano a dire che il Piano Industriale può solo andare avanti, è l’unico modo per garantire occupazione in Italia e a Torino; per questa ragione chiediamo con determinazione la realizzazione degli investimenti annunciati. Il Governo non intralci tale percorso, ma riveda in maniera costruttiva e sostenibile la propria politica industriale eliminando l’ecobonus/ecotassa”.

Massimiliano Sciullo