Sanità - 25 gennaio 2019, 13:35

AslTo3, protesta davanti all'assessorato regionale alla Sanità contro i vertici dell'azienda

Manifestazione in corso Regina Margherita dei sindacati CGIL, CISL, Fsi democratici e FSI Usae e Nursing Up, oltre al 70% delle Rsu

Alcune decine di persone con bandiere, fischietti e trombe si sono dati appuntamento questa mattina davanti all'assessorato regionale alla Sanità chiedendo un incontro con l'assessore Antonio Saitta. Sul tavolo, la situazione conflittuale che agita la AslTo3 e che vede alcuni dei sindacati ormai da giorni in stato di agitazione.

Si riconoscono le bandiere di CGIL, CISL (con Agnese Avaro), Fsi democratici (Agostino Valenti) e FSI Usae (Luigi Tranasi) e Nursing Up, in corso Regina Margherita, insieme al 70% delle Rsu. Ma soprattutto ritornano i temi che già nei giorni scorsi erano stati oggetto di dibattito e polemica. Non solo con la direzione generale che fa capo a Flavio Boraso, ma anche ad altri sindacati come Uil fpl che si sono dissociati dalla protesta.

"Mancano assunzioni in tutta l'azienda, Susa è l'esempio più chiaro con soli 3 medici, anche perché non ci sono incentivi. Ma abbiamo sofferenze anche negli altri profili come OSS e infermieri. E hanno fatto concorsi ma hanno assunto interinali, che in percentuale costano di più e sono meno formati. E c'è chi viene licenziato e poi riassunto, ma il numero rimane quello", dice Rossano Campana, segretario aziendale Nursing Up.

Ci sono poi gli appalti per servizi che vengono esternalizzati. "Servizi che a volte non sono di qualità e sono risorse che potrebbero essere utilizzate invece per medici e personale". Dalla mensa al riscaldamento fino ai servizi informatici. 

La questione posti letto si dimostra essere argomento che non tocca solo il futuro Parco della Salute. "Siamo sotto l'uno per cento mentre la media per mille abitanti in regione è 1,6 e la media nazionale è di 2,6. I residenti del territorio Asl To3 non sono di serie B".

E sul dialogo con il direttore Boraso, Campana spiega "fa informative su informative ma poi, anche quando ci si incontra, non si concretizza nulla".

"Abbiamo consegnato un dossier al direttore della Sanità e che lo consegnerà all'assessore Saitta", dice Nino Flesia di CGIL. 

"Nel 2016 è stato fatto un taglio di 5,5 milioni, che poi diventato strutturale, alle assunzioni. E ora nel piano di fabbisogno triennale prevedono 225 milioni di euro di necessità, a conferma che è mancato sia personale che qualità del servizio".

Massimiliano Sciullo