Approvare il bilancio, evitando ulteriori ritardi. E' questo il messaggio che arriva dall'ufficio del primo cittadino di Venaria, Roberto Falcone, a pochi giorni dal Consiglio comunale che ha visto la sua maggioranza andare sotto nella votazione del DUP, creando non pochi scompigli interni al gruppo Cinque Stelle e arrivando a far pensare anche all'ipotesi di dimissioni da parte del sindaco (che ha però smentito).
E per farlo sbloccare la situazione, il primo cittadino ha dichiarato ufficialmente di aver "condiviso con la Giunta l’intento di predisporre una delibera di variazione di bilancio che proponga lo spostamento di 40mila euro dai capitoli della missione “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali" (Missione 5 del DUP) a quelli dei "Servizi istituzionali generali e di gestione" (30mila, Missione 1) e "Ordine pubblico e sicurezza" (10mila, Missione 3), come espresso da una parte della mia maggioranza".
Proprio questo, infatti, è stato uno dei temi messi sul tavolo nelle serate concitate di lunedì e martedì. Al Dup era stato infatti presentato da alcuni consiglieri eletti tra le fila della maggioranza che chiedeva proprio di spostare alcune risorse dalla cultura alla gestione patrimoniale e ai vigili. Proprio 40mila euro, quelli che lo stesso Falcone si dice disponibile a soppesare, ma solo dopo che il bilancio nel suo insieme abbia ricevuto il semaforo verde dell'assemblea.
Una variazione di bilancio che, dicono fonti vicine al sindaci, in realtà era già stata proposta più volte in riunione di maggioranza, ma che adesso è stata resa pubblica, proprio per portare tutti a giocare a carte scoperte. "Ho anche chiesto agli uffici che questa proposta sia discussa nella prima commissione utile dopo l’approvazione del Bilancio stesso per consentire a tutti i consiglieri di prendere visione della documentazione necessaria e fare le dovute analisi", prosegue Falcone. Che commenta: "Credo che questa sia l’unica strada percorribile e sostenibile, per fare un lavoro serio a fronte di un’esigenza politica espressa nei giorni scorsi e ribadisco che non esistono difese personali, ma solo la necessità di fare un’analisi ben fatta, affinché ci sia una consapevole assunzione di responsabilità da parte di chi adotterà questa scelta, nei confronti della Città".
In dettaglio, la "Missione 5" legata alla cultura presenta voci di spesa che assegnano 340.000 euro a Teatro e Fondazione, di cui, 280.000 spese di personale, 60.000 luminarie natale, festa rose, eventi estate. Altri 271.000 euro per Biblioteca, spese di personale, mentre 56.500 sono legati a Contributi associazioni. Ci sono poi 52.600 euro per utenze e Manutenzione biblioteca, 50.000 di Contributo Reggia (bloccati da convenzione prevista da Statuto residenze reali sabaude), altri 40.000 di Canoni a scomputo e oneri su mutuo teatro, 25.000 di Libri e abbonamenti biblioteca, 12.000 per la banda, 11.000 come Contributo Centro del restauro, (bloccati da convenzione prevista da Statuto CCR) e altri 10.000 in Attività bambini in biblioteca e Libraria e 7.000 per la Cultura.
Il totale, dunque, si aggira sugli 875.100 euro, da cui però si devono escludere le spese di gestione e personale e quelle bloccate da convenzioni. Eseguita questa sottrazione, le cifre su cui è realmente possibile intervenire sono le 60mila per Luminarie di Natale, Festa delle Rose ed eventi estate, 56.500 di Contributi associazioni, 10mila di attività della biblioteca e 7000 della cultura.
Adesso la palla passa agli interlocutori del sindaco, per scrivere una nuova puntata di quella che sembra ormai diventata una telenovela, nella città alle porte di Torino, una delle prime amministrazioni passate sotto la guida del Movimento 5 Stelle.