Sport - 11 febbraio 2019, 12:25

Atp finals a Torino in stallo, Ilotte scende a rete: "Il Governo ci aiuti e non punisca ancora il nostro territorio"

Il presidente della Camera di Commercio, dopo le Olimpiadi, si fa nuovamente promotore di un evento che "raddoppierebbe le ricadute positive sulla città, ogni anno e per 5 anni"

Da 39 a 5. Si stringe il cerchio per le città candidate a ospitare le ATP finals di tennis. Eppure il rallentamento degli ultimi giorni sembra pesare come un doppio fallo nel set decisivo. Si rischia di perdere gioco, partita e incontro. Entro venerdì scade il termine della consegna per l'ultimo dossier e il 14 marzo la ATP si riunirà per decidere.

Ecco perché, dopo le Olimpiadi del 2026, il presidente della Camera di commercio Vincenzo Ilotte lancia un appello anche su questo fronte. "Le città rimaste sono concorrenti di tutto rispetto, ma per noi - che abbiamo strutture adatte a ospitare gare e allenamenti - per noi sarebbe l'evento di un intero territorio, senza mescolarsi alle tante altre cose che succedono a Londra o Tokyo".

In giornata, Ilotte ha anche avuto in vertice con la sindaca Chiara Appendino per cercare di smuovere le acque. Una lettera è stata scritta e spedita nei giorni scorsi alla sindaca e che sarà diffusa nelle prossime ore anche all'indirizzo del Governo, Conte e Giorgetti in testa.

"Mi chiedo e chiedo al governo se dobbiamo fare scendere le Madamine in piazza per una cifra di 78 milioni in 5 anni, non una cifra enorme, rischiando invece l'ennesimo sgarbo a questo territorio. Perché vogliono punire in questa maniera questo territorio? La prospettiva è concreta e sono i giorni in cui è necessario spingere su questo fronte".

Di 50 milioni spesi, si stimano ricadute positive almeno doppie, all'anno. Dunque decuplicate nell'arco dei 5 anni su cui insiste il progetto. "Non mi spiego perché questo atteggiamento - conclude Ilotte - soprattutto verso un territorio che dovrebbe essere affine, politicamente, con il governo di Roma. Ci hanno pure inserito come Area di Crisi e poi non ci sostengono in situazioni di questo genere?".

Massimiliano Sciullo