“Iren è un elemento fondante del nostro territorio, che genera un valore a cui non possiamo rinunciare e che continuerà ad investire sul Torino e il Piemonte. Faremo il possibile per non vendere altre azioni: lo abbiamo detto pubblicamente e lo ripeto qui. È altrettanto vero che purtroppo il Comune ha una situazione di bilancio molto difficile, ha 3 miIiardi di debito e 300 milioni che vanno a coprire il debito che abbiamo ereditato in spesa corrente. Stiamo cercando di risanare i conti della città, senza perdere il ruolo di indirizzo e strategico di governance in Iren". Così il sindaco Chiara Appendino, durante la presentazione dalla ricerca "Il contributo di Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città" oggi all'Energy Center di Torino, replica agli attacchi della minoranza sul rischio della perdita di ruolo della Città nel colosso energetico derivante dalla vendita di ulteriori quote.
"I dividendi che otteniamo da Iren - ha aggiunto la prima cittadina - non possiamo usarli per investimenti per la città, perché li usiamo ancora per pagare i mutui per operazioni del 2007 come l’acquisto di Smat". "I patti para-sociali - ha precisato poi Appendino - sono in discussione lunedì in consiglio comunale, ma non significano vendere le azioni di Iren". "Con la maggioranza ci confronteremo, - ha aggiunto la sindaca in riferimento agli attriti interni - è giusto confrontarsi su temi così delicati, ma non sono preoccupata".
"Tra me e i sindaci di Genova e Reggio c’è piena sintonia, con la consapevolezza da parte di tutti che la forza di questa azienda sta nell’equlibrio degli investimenti e della governance.", ha concluso la sindaca. Un tema, quest'ultimo, sui è intervenuto anche il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
"Nel rapporto tra soggetti pubblici - ha aggiunto il governatore - deve esserci equilibrio: questo vuol dire che tutte le comunità coinvolte devono vedere uguale prospettive di sviluppo, di investimenti e lavorative. Chi volesse fare azioni di supremazia potrebbe avere l'effetto dell'elastico, che se tiri troppo ti viene addosso". "L'equilibrio territoriale - ha commentato l'A.D. di Iren Paolo Peveraro - è la garanzia per generare e costruire un equilibrio anche negli investimenti e nelle prospettive di sviluppo". "Se si dovesse incrinare questo equilibrio non è un danno solo per il territorio, ma per la società: credo di avere colto dai sindaci che su questa linea ci sia una condivisione piena", ha concluso.