Politica - 14 febbraio 2019, 20:27

Studio per lo sviluppo del trasporto pubblico sull'asse Torino-Milano: riconvocato il tavolo per la presentazione dei risultati

Un ulteriore incontro si terrà giovedì 21 febbraio. Valetti-Adrissi (M5S): "Servono nuove fermate AV a Novara Est e Chivasso"

Un ulteriore incontro si terrà giovedì 21 febbraio per approfondire con i territori gli esiti dello studio per lo sviluppo del sistema di trasporto pubblico sull'asse Torino-Milano e della valutazione dell'alternativa preferibile per l'eventuale fermata intermedia sulla linea ad Alta Velocità, realizzato da Links ed RFI e che sarà trasmesso ai componenti del tavolo di lavoro.

Secondo Federico Valetti e Gianpaolo Andrissi (M5S) "è stato compiuto un ulteriore passo verso la possibilità di istituire nuove fermate dell’Alta Velocità Torino Milano. Lo studio di Links, e co-finanziato da privati e fondazioni bancarie, con l'imbarazzante assenza di contributo della regione Piemonte, annuncia risultati in parte prevedibili. L’attivazione di nuovi servizi di trasporto deve sempre rappresentare un’opportunità di rilancio e arricchimento del territorio, in particolare delle aree più marginali o in crisi".

"Tra le proposte di nuove fermate AV proposte dai territori, Novara Est e Chivasso presentano ad oggi i migliori requisiti in termini di potenziale di passeggeri trasportati, ma attendiamo di accedere allo studio completo per capirne i criteri di valutazione. Per il M5S rimane fondamentale che le esigenze del trasporto locale si integrino con l’alta velocità. Una migliore integrazione fra i servizi regionali locali e in particolare la riattivazione delle linee ferroviarie sospese".

"Manca secondo noi uno studio sull'impatto socio-economico che nuovi servizi e infrastrutture ferroviarie possono avere nel rilancio di zone depresse e spopolate. Serve in questo caso integrare queste analisi, auspichiamo con un contributo pubblico, per attuare attraverso il trasporto pubblico una vera politica di territorio. Misuriamo non solo le persone che già si spostano, ma quelle che potrebbero spostarsi se ad esempio venissero riaperte molte delle linee chiuse da Cota e Chiamparino".

comunicato stampa