Attualità - 17 febbraio 2019, 12:58

Aurora, danni al commercio per la chiusura di Corso Brescia e gli incidenti della settimana scorsa

A poco più di una settimana dallo sgombero dell'Asilo Occupato, la situazione sembra tornare lentamente alla normalità, ma alcuni commercianti lamentano le ingenti perdite economiche subite

Dalle 18 di giovedì sera sono stati rimossi i primi blocchi delle forze dell'ordine e Corso Brescia ha riaperto normalmente al traffico; resta invece chiuso l'accesso a Via Alessandria e Via Parma.

A poco più di una settimana dallo sgombero dell'Asilo Occupato le cose sembrano tornare lentamente alla normalità ma i commercianti lamentano forti perdite economiche derivanti dalla chiusura forzata della via. Dal loro racconto si evince che i danni maggiori sono ricaduti nel tratto di strada a ridosso dell'ex asilo, tra Via Aosta e Largo Brescia, e per chi ha un'attività di vendita al dettaglio.

“Lavoriamo - confermano dal panificio Brescia – soprattutto grazie al passaggio delle auto e con la via chiusa abbiamo avuto un calo di vendite del 50% circa, avanzando addirittura tre ceste di pane al giorno”. Le cose sono andate addirittura peggio alla vicina lavanderia, che lamenta anche la scarsa informazione da parte delle istituzioni: “Giovedì e venerdì scorso - fanno sapere – abbiamo registrato perdite per il 95%: molti clienti non sono stati fatti passare e altri, scoraggiati dai blocchi, hanno preferito desistere e tornare indietro. In tutti questi giorni, inoltre, siamo stati in balia degli eventi senza che nessuno, a parte la consigliera Alessi, passasse per dirci come stessero le cose o per rassicurarci”.

Come anticipato, non tutti sono stati colpiti dalla crisi dell'ultima settimana: “Lavorando principalmente per le aziende - dichiara un negoziante che preferisce restare anonimo – siamo riusciti, per fortuna, a mantenere i conti in ordine”. Lo stesso punto di vista è confermato da Tiziana, commessa di un'attività esterna alla zona calda di Corso Brescia: “Abbiamo avuto - aggiunge – un leggero calo tra giovedì e venerdì scorso ma, tutto sommato, le cose sono andate abbastanza bene".

Una voce fuori dal coro è invece quella di Franco Ferrero, titolare del negozio di biciclette Risico: “Il blocco - commenta – è l'ultimo dei problemi del quartiere: essendo cresciuto qui, in tutti questi anni ho visto lentamente morire decine di attività commerciali; bisognerebbe iniziare ad occuparsi di argomenti davvero gravi come microcriminalità e sporcizia”.

Marco Berton