Attualità - 19 febbraio 2019, 19:23

Pinerolo, addio alla raccolta porta a porta del vetro per le attività commerciali?

La proposta è arrivata dal sindaco Luca Salvai. La palla ora passa ai negozianti che dovranno far sapere la loro posizione al Comune

La proposta il sindaco Luca Salvai l’ha lanciata ieri sera durante un incontro con i commercianti: togliere la raccolta porta a porta del vetro per le attività non domestiche e riformare il servizio. La palla ora passa ai negozianti che dovranno far sapere la loro posizione al Comune.

Salvai ha espresso la necessità di dover tagliare i costi di un servizio, che vale poco meno di 580mila euro e grava per circa un 10% sul monte Tari di privati e imprese pinerolesi.

Il costo più importante è quello per la raccolta dell’umido, 266.798 euro: un servizio di cui usufruiscono 196 utenze, che vede diversi passaggi settimanali e un costo di 12,05 euro a punto di raccolta. Seguono i 217.144 euro per la raccolta del cartone, con 287 utenze, 3 passaggi settimanali e un costo di 4,85 a punto; e i 54.085 del vetro per 84 utenze, un passaggio settimanale e 12,05 a punto.

Salvai ha spiegato come questo sistema capillare porti buoni risultati per la differenziata: “Ma più lo implemento, più costa. Inoltre, essendo gratuito per le attività, abbiamo difficoltà ad avere una banca dati aggiornata. Ci siamo accorti che pagavamo dei passaggi per attività chiuse da tempo”.

Emerge quindi la necessità di trovare un equilibrio tra costi, qualità del servizio e risultato ambientale. Apparentemente pare contraddittorio ritoccare il porta a porta per negozi e attività proprio quando il Comune intende estenderlo ai privati entro fine anno. Ma il sindaco ha spiegato di voler razionalizzare questo sistema prima di integrarlo con il secondo.

Nel suo intervento ha prospettato una serie di misure alternative, elencando vantaggi e svantaggi. La proposta finale è di risparmiare i soldi per il vetro: “Sarebbero 54mila euro che togliamo di colpo – argomenta –. Inoltre non c’è praticamente più nessuno che fa il porta a porta del vetro”. I commercianti quindi potrebbero usufruire delle campane presenti in città, che sono usate anche dai privati.

Un’altra soluzione è ragionare a corpo di servizio e non più a utenze e passaggi: “Si tratta di proporre ad Acea la raccolta a zone. Noi sostanzialmente ci offriamo di pagare il costo del mezzo e del personale e non più dei punti di passaggio – introduce Salvai –. Questo modello varrebbe inizialmente per le zone del centro e Abbadia, ma resterebbero escluse una sessantina di attività, che potrebbero tornare a usufruire del servizio, quando verrà attivato in tutta la città”.

Il sindaco ha chiesto ai commercianti e a Cna di fare le loro valutazioni e dare un parere sulla proposta, ma li ha ammoniti: “Ho voluto incontrarvi per decidere assieme, se togliamo la raccolta porta a porta del vetro non voglio poi che facciate una rivoluzione su questo...”.

Marco Bertello