Il 26 maggio prossimo il Popolo italiano è chiamato alle urne. Si vota per rinnovare il Parlamento Europeo e, in Piemonte, anche il Governo Regionale.
Chi non è attivista o militante di un partito politico non conosce la fatica che è dietro l’organizzazione del lavoro elettorale. Per il partito che voglia, non essendo presente nelle sale parlamentari, vedere esposto nei seggi elettorali il proprio simbolo la burocrazia è davvero intricata. Il primo passo è la raccolta delle firme: per far ciò ogni giorno bisogna organizzare eventi e/o correre dove è garantita la presenza di molte persone, avere con sé un certificatore e compilare diversi moduli, ma questo è solo l'inizio. Secondo passo: andare nei diversi Comuni e farsi rilasciare il certificato elettorale di ogni firmatario e inserirlo nell’apposito modulo che è stato da questi sottoscritto.
Forse a questo punto pensate che sia finita, invece non lo è ancora! Si passa alla penultima fase: numerare ogni fascicolo e compilare altri atti, il principale e il separato, che tirano le fila di tutto. Ultimo sforzo andare in Corte d’Appello, consegnare il tutto e sperare che quanto richiesto, in base alla legge, ci sia.
I giorni che seguono, apparentemente più tranquilli dal punto di vista fisico, sono quelli in cui si attende quante firme sono state annullate e quante invece sono in regola, sperando di aver centrato l’obiettivo, previsto dalla legge, che ne stabilisce il numero minimo. Da qui si passa al livello burocratico, ma intanto si entra nel vivo della campagna elettorale con l’organizzazione di gazebo ed eventi per far conoscere il programma del Popolo della Famiglia.
Il Pdf propone il Reddito di Maternità (RdM), cioè 1000€ al mese alle mamme, cittadine italiane, che liberamente decidono di stare a casa ad allevare figli fino all’8° anno di vita; esso diventa vitalizio alla nascita del 4° figlio o in caso di bimbo diversamente abile. Si lascia la libertà di scelta alla donna o di andare a lavorare o di restare a casa. È un disegno di legge di iniziativa popolare, e per presentarlo alla Camera e al Senato occorrono almeno 50.000 firme su tutto il territorio nazionale. Il Reddito di Maternità, se approvato e trasformato in legge, costerebbe un miliardo l’anno, senza oneri previdenziali e fiscali. Finalmente l’Italia tornerebbe a fare figli e nuove generazioni prenderebbero il posto delle precedenti, e così il popolo italiano non rischierebbe più l’estinzione.
Tra poco più di tre mesi siamo chiamati al voto, una croce sul simbolo del Popolo della Famiglia garantirà una rappresentanza valoriale al Parlamento europeo e nel Consiglio regionale del Piemonte.