“Come avevo già preannunciato qualche settimana fa in Consiglio regionale, il Piemonte innalzerà a 46 anni d’età il limite per l’accesso alla Procreazione medicalmente assistita, come per altro è previsto dai nuovi Lea non ancora applicati dal Governo”. Lo dichiara l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta a proposito dell’accesso alle prestazioni di fecondazione assistita nella nostra regione.
“Anche in qualità di coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni credo sia corretto che su questi temi si proceda in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale – continua l’assessore Saitta –. Tuttavia, ho sollecitato più volte il Governo ad adottare un decreto sulle tariffe massime delle prestazioni specialistiche, che consentirà la piena entrata in vigore dei nuovi Lea in tutto il territorio nazionale”.
“In assenza di riscontri da parte del Ministero – aggiunge Saitta – come Giunta regionale anticiperemo l’erogazione delle prestazioni di Pma, come è già stato fatto in altre regioni, in particolare in Emilia Romagna”.
“Inoltre - spiega la consigliera regionale Nadia Conticelli - è previsto di alzare il numero di tentativi dai tre di oggi a sei cicli. È un ulteriore tassello per garantire alle famiglie e alle donne il diritto alla procreazione , anche se restano alcune rigidità nel nostro sistema sanitario, in particolare legate alla fecondazione eterologa”.